giovedì 31 luglio 2008

Nuovi compagni


Ho aspettato che passasse qualche giorno dalla fine del congresso di Rifondazione Comunista, per essere un po' più obiettivo e non lasciarmi andare a riflessioni affrettate e, per mia natura, disfattiste.

Oggi infatti ho deciso di scrivere un post sulla sinistra.

Non credo di dire nulla di sconvolgente affermando che la sinistra in Italia è scomparsa fisicamente, e ciò che ne è rimasto è una serie di frammenti ambigui, di parole irritanti, di voglia di guardare al futuro con i temi e i mezzi del passato.
Io, che mi sento un democratico di sinistra realmente "calato" in questo tempo e in questa Italia, mi sento quasi offeso dalla cecità che dimostrano di avere i dirigenti di ciò che resta della sinistra, e non solo, anche dalla conseguente ostinazione che li porta a continuare su una strada consumata e fallimentare.
Perchè è chiaro ormai che la strada del passato è stata fallimentare, e parlo dell'intera sinistra (DS, PRC...), che si è dimostrata indegna di una Democrazia almeno tanto quanto Berlusconi; infatti è stata capace solo di scendervi ingenuamente a patti, senza il coraggio e il buon senso democratico che avrebbero portato, per fare un esempio a caso, ad una legge seria sul conflitto di interessi (e in questo senso le dichiarazioni di Violante nel 2003 sono state, a parer mio, l'inizio della fine della sinistra italiana, è lì il punto focale a cui va rimandato tutto).

Dopo il disastro delle elezioni di aprile era, come minimo, d'obbligo mettere un punto enorme, inamovibile, e ricominciare daccapo.
Ora, io credo che, oggi come oggi, l'idea del "daccapo" sia molto più chiara nella testa degli elettori che in quella dei dirigenti; l'idea di un partito di sinistra da votare senza, finalmente, doversi tappare il naso, esiste di già nella testa della maggioranza degli uomini e delle donne di sinistra ed è anche molto delineata, solo che non c'è alcun politico che si dimostri con la voglia, la capacità e soprattutto l'interesse verso il bene comune, per trasformare questa idea in un movimento serio e concretamente coinvolgente.
Io, come molti, avevo sperato in Vendola, che mi ha dato l'impressione di essere un ottimo leader, capace di sintetizzare le anime della sinistra in una unica visione democratica e intelligente, ma ha perso l'elezione a segretario (e con lui la sua linea di pensiero), in un contesto, il Partito di Rifondazione Comunista, che si è dimostrato ai miei occhi delundente e incapace di incarnare l'idea di sinistra che in molti abbiamo.

Voglio però essere costruttivo in questo discorso oggi: la Sinistra che vorrei dovrebbe rinascere dal basso, coinvolgendo e consultando seriamente tutti i cittadini militanti di sinistra che non sanno più dove militare, per esempio creando un grande movimento tra i bloggers di sinistra (visto che internet rappresenta oggi l'unico spiraglio), capace poi di allargarsi ad altri ambiti.
Una sinistra che deve smetterla di parlare solo ai "vecchi compagni" (con i vecchi metodi), perchè sono i "nuovi" che devono delineare il futuro. Una nuova sinistra (nuova per davvero), che ricominci ad interpellare direttamente gli studenti e i lavoratori, e che inizi ad utilizzare nuovi linguaggi e mezzi comunicativi differenti (INTERNET) da quelli standard (che saranno sempre più controllati), anche poi per rendere più compatibile anche il vecchio elettorato con questi nuovi liberi mezzi di comunicazione e di impegno civile.
Una sinistra con nuovi dirigenti (TUTTI quelli di oggi devono avere la decenza di prendere atto del fallimento e farsi da parte) e nuovi temi: bisogna sì, ovviamente, rinnovare gli aspetti sul sociale e l'ecologismo, ma bisogna iniziare a fare di una priorità il rispetto della legalità, della giustizia, della lotta alla mafia (nel bellissimo programma della SinistraArcobaleno non c'era scritto nulla in proposito, se non le 4 banalità di circostanza) anche in vista di quello che ci aspetta.
Bisogna anche cercare di prendere spunto dalle battaglie di Grillo, (lui, certo, a volte ha modi difficilmente condivisibili) ma evitando di sputarci addosso in toto, guardandone cioè gli aspetti costruttivi, rendendosi conto che molte di queste, a favore dei consumatori, del pluralismo dell'informazione, della libera conoscenza, dello sviluppo sostenibile, contro le caste dei privilegi e il capitalismo malato e ladro, dovrebbero essere alla base di una lotta di sinistra in Italia.

Siete d'accordo con questi miei punti di vista? Confrontiamoci, il tema è fondamentale, e forse stavolta abbiamo voce in capitolo.


PS: Avete notato che non ho preso neanche una volta in considerazione il PD parlando di sinistra? che fatto curioso..mmm...

lunedì 28 luglio 2008

Rido e piango di gusto

Vi consiglio di guardarli tutti:



(ora non c'è più Mario Giordano come direttore, ma con Giorgio Mulè non sono cambiati gli argomenti)

Silvia Vada cavaliere del lavoro! Chiunque voglia rimanere aggiornato sulle imprese giornalistiche di questo telegiornale (ohohoahaha) consiglio il blog http://odiostudioaperto.blogspot.com/

mercoledì 23 luglio 2008

Senza denti

Il Lodo Alfano è legge (qui il testo del ddl).
Rappresenta l'ultimo calcio nei denti della democrazia italiana, che a dire il vero non ha mai sfoggiato un sorriso scintillante, ma che ora si ritrova vergognosamente sdentata.

La Costituzione si ritrova volgarmente violentata da questa legge ordinaria, che è chiaramente ed esplicitamente incostituzionale (art. 3 "la legge è uguale per tutti"); spero solo che venga dichiarata apertamente da chi di dovere questa sua incostituzionalità, senza se e senza ma, e che venga bloccata la legge, come già avvenuto per il Lodo Schifani.

In questa triste giornata però vorrei riproporvi questo video ormai storico, con la protesta di Piero Ricca che oggi mi riempie di una desolazione assoluta.

mercoledì 16 luglio 2008

Voi sapete come finisce 1984 di Orwell?

Oggi, in maniera particolare, voglio esprimere il mio pessimismo, nella sua purezza. Voglio lasciar parlare innanzitutto questo video (che ho trovato sul blog "OdioBerlusconi" trovate il link nel blogroll a destra), che per la sua precisione mi ha lasciato completamente senza parole; potrebbe essere la trama di un film inquietante, elaborato come il "1984" di Orwell, ma è la realtà italiana. E voi sapete come finisce "1984"?

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E poi, a drogare il mio pessimismo, a infierire sulla mio fegato, ci ha pensato la sentenza sul caso della caserma di Bolzaneto (GE), nei giorni del G8 (leggi qui).

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Non c'è più giustizia, né democrazia... E non abbiamo possibilità di far nulla di realmente efficace.

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Voi sapete come finisce "1984" di Orwell?

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lunedì 14 luglio 2008

Brillo!?!




Sono stato insignito del premio "Brillante Weblog 2008" dall'amica Bastian Cuntrari del blog CartaStraccia (che ringrazio infinitamente per tutto, e non solo per questo premio)!


Brillante Weblog è un premio assegnato ai siti e ai blog che risaltano per la loro brillantezza, sia per quanto riguarda i temi che per il design. Lo scopo è quello di promuovere tutti nella blogsfera mondiale.

Ci sono alcune regole fondamentali da osservare tramandando questo premio:

  1. Al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog;
  2. Scegliere, quindi, un minimo di 7 blog che credi siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibire il loro nome e il loro link ed avvisarli che hanno ottenuto il Premio "Brillante Weblog";
  3. (facoltativo) Esibire la foto o il profilo di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog.

Bene, dopo un'accurata selezione, pubblico i link dei 7 blog che ho intenzione di premiare, premettendo però che ogni sito appartenente alla lista "Cittadini, non sudditi" è degno per me di essere premiato, per l'ostinazione e la volontà di rimanere sani nel manicomio italiano, che dimostrano nella loro azione:

  • Agli ordini, padrone!, un blog che leggo sempre davvero molto volentieri, perchè informato e preciso negli interventi, che risultano sempre molto efficaci.
  • Antologia di un paese degradato, un blog che mi piace leggere perchè si rifà all'idea del "ridere è meglio che piangere" (che ad oggi è forse l'unica soluzione), riuscendoci molto bene.

Tutti i blog di questa lista mi sono utili per affinare il pensiero e le mie opinioni riguardo le questioni che riguardano questo devastato paese; In particolare però questi due blog:

  • L'ora zero, blog molto bello, anche perchè talvolta si impegna in alcune inchieste personali che risultano sempre molto interessanti.
  • Cervello collegato, bel blog, soprattutto molto utile per le informazioni che a volte dà nel campo scientifico-medico, sempre troppo oscurato da interessi privati e malainformazione.
  • Il blog di Alessandro Tauro, davvero un ottimo blog, con cui mi trovo particolarmente in sintonia per il modo in cui tratta e riflette sulle questioni di attualità.

Mi spiace per un paio di blog che ho lasciato fuori, ma gli ultimi 2 li ho scelti a sorte su una lista di 4 (gli altri due erano "BlogLogIII" e "PapeSatanAleppe").

mercoledì 9 luglio 2008

Cogito ergo vomito ergo sum



Ho letto un articolo di Antonio Polito, uno che dovrebbe essere di sinistra, e sono corso in bagno a vomitare (ma non come l'altro giorno quando ho sentito Cicchitto dare dei neo-fascisti ai girotondini, lì è stato davvero terribile).

Sono schifato dall'idea che possano esserci opinionisti del genere a fare informazione contro questo governo fascista. Assieme a lui un altro genio, Sansonetti, di "Liberazione", che appena può corre a dire che i problemi del paese non sono certo legati al lodo Alfano o alla legge sulle intercettazioni.


e vi riporto questa frase in particolare, che mi ha incuriosito:

"Se il blocca-processi è un obbrobrio - e lo è - allora perché non riconoscere che il lodo Alfano non lo è, è una norma discutibile, cui è legittimò opporsi con vigore se lo si ritiene, e che è stata forzata d'urgenza nei procedimenti parlamentari, ma che ha il merito, una volta approvata, di eliminare la blocca-processi? Veltroni dice che se cade quella norma è un suo successo; ma allora non può tirarsi fuori dalla mediazione politica necessaria per farla cadere"

Ma come fa a dire, uno che si dichiara "democratico", una cosa del genere?

Non mi sforzo neanche di spiegare questa mia indignazione perchè mi sembra già abbastanza palese che sia un'affermazione ridicola. Mi fa pensare seriamente che sia un'infiltrato del PDL.
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martedì 8 luglio 2008

Verità e Giustizia per Riccardo Rasman





Mani e piedi legati. Nonostante fosse immobilizzato, «esercitavano sul tronco, sia salendogli insieme o alternativamente sulla schiena, sia premendo con le ginocchia, un'eccessiva pressione che ne riduceva gravemente le capacità respiratorie». Poi, «nonostante fosse ammanettato, continuavano a tenerlo in posizione prona per diversi minuti». È così che, secondo la procura di Trieste, quattro poliziotti della Volante hanno provocato la morte di Riccardo Rasman, 34 anni, una pensione da invalido per atti di nonnismo subiti durante il servizio militare, e un monolocale in affitto dove non ha mai dormito. Un ragazzo figlio di operai, e una sorella, Giuliana, che un giorno gli promise che nessuno gli avrebbe più fatto del male. Il 27 ottobre 2006 quando gli agenti, allertati da un vicino di casa, fanno irruzione in casa sua. Nasce una colluttazione, mai negata dai poliziotti, ma giustificata «dall'intento di difendersi dalla reazione inconsulta di Rasman e nella convinzione di trovarsi nell'esercizio di un dovere». Dopo quasi due anni di indagini e un'iniziale istanza di archiviazione, ora il caso Rasman sembra avviarsi verso il processo: qualche giorno fa il pm Pietro Montrone ha notificato ai quattro indagati l'avviso di conclusione dell'inchiesta, preludendo a una richiesta di rinvio a giudizio. La fine di Riccardo ricorda la tragedia di Federico Aldrovandi, lo studente morto a 18 anni il 25 settembre 2005 dopo un intervento di polizia. «Asfissia da posizione» la causa di morte per entrambi. All'alba del 25 settembre di tre anni fa Federico urla e tira calci a vuoto quando una signora avverte il 113. Dopo l'intervento di una volante, muore ammanettato con la faccia sull'asfalto. Il 27 ottobre del 2006 Riccardo Rasman, una volta aspirante meccanico, ridotto a invalido dopo sette mesi in Aeronautica, tira petardi dal balcone perché è felice: ha trovato lavoro come netturbino. Gli agenti sfondano la porta, Riccardo reagisce. Nessuno aspetta di sapere se per caso ha qualche problema psichico. Quando si appura che è in cura in un centro di salute mentale, è già troppo tardi: dopo botte, manette e rantolii, Riccardo smette di respirare, forse terrorizzato anche dalle uniformi. In cucina un biglietto, scritto prima dell'irruzione: «Mi sono calmato, per favore non fatemi del male».
Verità e Giustizia per Riccardo e Federico.

dal Blog: LanciaIlSasso

C'è una petizione on-line che invita a far luce su questa vicenda e a chiedere giustizia per la morte di Riccardo: http://www.ipetitions.com/petition/riccardorasman/

leggetela, e se vi trovate d'accordo, firmatela.

lunedì 7 luglio 2008

Contro ogni occasione persa



Questa di domani rappresenta la prima occasione in cui manifestare il proprio dissenso contro le prime leggi-vergogna di questo governo, completamente fuori da ogni logica democratica.

Io non potrò essere a Roma purtroppo, ma cercherò comunque di partecipare alla manifestazione parallela di Genova, perchè la causa è davvero importante.

Per quanti non potranno partecipare fisicamente alla manifestazione a Roma, ma vogliono comunque esprimere la loro partecipazione, anche se solo in via virtuale, è stato promosso un'appello da firmare: http://www.firmiamo.it/virtualmenteinpiazzaaroma8luglio

venerdì 4 luglio 2008

"Vi toglieremo l'ICI, al costo di ridurvi sul lastrico"



Se la manovra economica varata dal governo il 25 giugno scorso dovesse passare così come proposta dall'esecutivo, il sistema universitario cadrebbe in una crisi economica ancor più profonda, che porterà ad un aumento vertiginoso delle tasse universitarie (fino al 20%).
[proprio quando arrivo io! che bello]


Per tutte le informazioni leggere attentamente QUESTO ARTICOLO.



E' una manovra parecchio sbilanciata, come dimostrano anche le possibili e pericolose carenze sul piano dell'aiuto sociale, nei confronti soprattutto dei disabili.


Però hanno tolto l'ICI, proprio a tutti.

giovedì 3 luglio 2008

Ingrid è libera


Questo blog è in festa per la liberazione di Ingrid Betancourt.

martedì 1 luglio 2008

Democrazia canaglia


Sul mio libro di storia c'è scritto:

"I decreti legge sono atti aventi forza di legge emanati direttamente del governo esautorando provvisoriamente la funzione legislativa del Parlamento. Nei sistemi democratici possono essere utilizzati in casi di emergenza o allo scopo di accellerare un iter. Devono poi essere convertiti in legge dal Parlamento entro sessanta giorni, come dettato dalla nostra Costituzione. E' chiaro che l'abuso della decretazione può (non necessariamente) costituire un segnale di riduzione degli spazi della democrazia, in quanto si può configurare come una limitazione delle funzioni del Parlamento e un aumento dei poteri dell'esecutivo".

E anche:
"Fin dal dicembre del 1922, l'esecutivo fascista, attraverso il ricorso molto frequente ai decreti legge, esautorò progressivamente il Parlamento dai suoi compiti legislativi."



Oggi Berlusconi ha dichiarato che ci sono le condizioni d'urgenza per procedere con un decreto legge, invece che con un ddl (già presentato), per la legge sulle intercettazioni.

A prescindere dalle "argomentazioni" presentate per giustificare questo cambio di rotta, è significativo notare quanto le Camere siano già ingombre di decreti, tanto che ultimamente lo stesso Napolitano si è espresso in un appello affinchè si limiti l'uso, ormai eccessivo, appunto della decretazione.
Ed è interessante vedere anche quanto Fini e Schifani restino nel più profondo silenzio, quasi che il regolare funzionamento delle due assemblee non sia questione che riguardi prima di tutto loro.

E' ormai chiaro che questa sulle intercettazioni è una legge volta a salvaguardare ulteriormente gli interessi del premier, ed in tal senso si deve procedere velocemente, scavalcando il Parlamento, dove magari qualche colpo di testa della Lega potrebbe rallentare troppo le cose, col rischio che magari, nel frattempo, vengano alla luce altri brillanti dialoghi Berlusconi-Saccà.


Democrazia democrazia canaglia.