sabato 4 luglio 2009
Trasloco
Da qualche tempo scrivo su un blog con degli amici, ci vediamo là: http://colfogliodivia.blogspot.com/
mercoledì 15 aprile 2009
Vauro e Report: ''Masi ricordi che non è più a palazzo Chigi''
Parla Roberto Natale, segretario della Fnsi, molto preoccupato per le vicende Rai.
Michela Rossetti
“Un atto inaccettabile, una pessima partenza del rinnovato vertice Rai”. Questa la prima reazione, a caldo, di Roberto Natale, Presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, sulla bufera Rai-Annozero. Conclusasi, nel primo pomeriggio, con la sospensione del vignettista Vauro e un duro richiamo a un “immediato riequilibrio relativo ai servizi andati in onda dall'Abruzzo”. Il presidente della Fnsi non ha dubbi: “Una decisione sbagliata sotto diversi punti di vista”.
Iniziamo dal primo.
Prima di tutto la novità assoluta di vivisezionare un’intera trasmissione. È un’ “innovazione”, nella pur ricca casistica di censure avvenute in Rai. Ci troviamo di fronte ad un vertice aziendale che esamina minuto per minuto tutto un programma, e poi divide: una parte buona, quella del dibattito in studio – su cui la Rai ha precisato di non ravvisare elementi di squilibrio informativo – e una parte cattiva, quella dai servizi in diretta dall’Aquila. Siamo di fronte a un’azienda che decide cosa va bene e cosa no.
Il servizio pubblico non lo può fare?
Deve essere ben chiaro che fare informazione in Rai non significa fare informazione governativa. Il direttore generale Masi deve capire che non è più segretario di Palazzo Chigi, ora fa un altro lavoro.
Pessimo inizio?
Gliel’ho detto e lo ripeto. È una pessima partenza. E non solo per la decisione presa nei confronti di Annozero. La vicenda del procedimento aperto per Report, anche se forse non ha suscitato altrettanta indignazione, è ugualmente grave.
Report e Annozero fanno informazione “scomoda”?
Chi ha visto la puntata della Gabanelli sa che l’informazione è stata ineccepibile. Tremonti è stato intervistato per 8 minuti. L’intervento del Comitato Etico della Rai sulla trasmissione, poi, non ha senso. Non si tratta di “deontologia”, ma dei contenuti dell’informazione. Evidentemente la puntata non è piaciuta a qualche ministro.
Lei ha lavorato a lungo alla Rai, ci sono argomenti di cui è meglio non parlare, come Social card o informazione critica sul terremoto?
In Rai non si può parlare solo di reality. Di quanto è bello Morgan o dei talenti di X-Factor. La televisione pubblica ha il diritto e il dovere di farsi le domande che si fa tutta l’opinione pubblica.All’Aquila le scosse di terremoto si susseguivano da 3 mesi. È legittimo chiedersi se alcune conseguenze del sisma potevano essere evitate, o attenuate. E il punto di vista si Santoro è lo stesso che si può leggere in questi giorni nei giornali. Non c’è nulla di strano. Significa fare informazione.
Eppure nei giornali sì, in televisione, no.
In televisione, e in Rai, è stato fatto molto di peggio di quanto imputato a Santoro. In un Tg della televisione pubblica è stato intervistato il genitore di un ragazzo morto sotto le macerie della Casa dello Studente: si dava, senza mezzi termini, la colpa della scomparsa del figlio al sindaco dell’Aquila.
In quel caso nessuno si è scandalizzato.
Esattamente. La procedura nei confronti di Annozero è stata aperta a distanza di un’ora dalle affermazioni di Berlusconi sulla puntata, e con una differenza di due ore dalle dichiarazioni di Fini.Quello che mi chiedo, a questo punto, è se la Rai abbia come obbiettivo quello di attestare la fiducia nelle istituzioni o piuttosto fare giornalismo. E non mi risulta sia ancora stato istituito il reato di lesa maestà, o quello di vilipendio alla protezione civile.
Concludendo con Vauro, esiste un limite tra libertà d’informazione e buon gusto?
La vignetta sul piano casa, su cui si legge “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”, è fuoriposto in una televisione pubblica?
Onestamente non so se ci sia un limite al buon gusto. Quello che credo è che, se ci fosse, la Rai lo ha travalicato in ben altre occasioni. Il Tg1, martedì scorso, ha dedicato un minuto e 20 al record di ascolto ottenuto in tutti i programmi e in tutte le trasmissioni con le dirette del terremoto. In quel caso non si è superato un limite al buon gusto? Forse non si è toccato il buon gusto del governo.
Parla Roberto Natale, segretario della Fnsi, molto preoccupato per le vicende Rai.
Michela Rossetti
“Un atto inaccettabile, una pessima partenza del rinnovato vertice Rai”. Questa la prima reazione, a caldo, di Roberto Natale, Presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, sulla bufera Rai-Annozero. Conclusasi, nel primo pomeriggio, con la sospensione del vignettista Vauro e un duro richiamo a un “immediato riequilibrio relativo ai servizi andati in onda dall'Abruzzo”. Il presidente della Fnsi non ha dubbi: “Una decisione sbagliata sotto diversi punti di vista”.
Iniziamo dal primo.
Prima di tutto la novità assoluta di vivisezionare un’intera trasmissione. È un’ “innovazione”, nella pur ricca casistica di censure avvenute in Rai. Ci troviamo di fronte ad un vertice aziendale che esamina minuto per minuto tutto un programma, e poi divide: una parte buona, quella del dibattito in studio – su cui la Rai ha precisato di non ravvisare elementi di squilibrio informativo – e una parte cattiva, quella dai servizi in diretta dall’Aquila. Siamo di fronte a un’azienda che decide cosa va bene e cosa no.
Il servizio pubblico non lo può fare?
Deve essere ben chiaro che fare informazione in Rai non significa fare informazione governativa. Il direttore generale Masi deve capire che non è più segretario di Palazzo Chigi, ora fa un altro lavoro.
Pessimo inizio?
Gliel’ho detto e lo ripeto. È una pessima partenza. E non solo per la decisione presa nei confronti di Annozero. La vicenda del procedimento aperto per Report, anche se forse non ha suscitato altrettanta indignazione, è ugualmente grave.
Report e Annozero fanno informazione “scomoda”?
Chi ha visto la puntata della Gabanelli sa che l’informazione è stata ineccepibile. Tremonti è stato intervistato per 8 minuti. L’intervento del Comitato Etico della Rai sulla trasmissione, poi, non ha senso. Non si tratta di “deontologia”, ma dei contenuti dell’informazione. Evidentemente la puntata non è piaciuta a qualche ministro.
Lei ha lavorato a lungo alla Rai, ci sono argomenti di cui è meglio non parlare, come Social card o informazione critica sul terremoto?
In Rai non si può parlare solo di reality. Di quanto è bello Morgan o dei talenti di X-Factor. La televisione pubblica ha il diritto e il dovere di farsi le domande che si fa tutta l’opinione pubblica.All’Aquila le scosse di terremoto si susseguivano da 3 mesi. È legittimo chiedersi se alcune conseguenze del sisma potevano essere evitate, o attenuate. E il punto di vista si Santoro è lo stesso che si può leggere in questi giorni nei giornali. Non c’è nulla di strano. Significa fare informazione.
Eppure nei giornali sì, in televisione, no.
In televisione, e in Rai, è stato fatto molto di peggio di quanto imputato a Santoro. In un Tg della televisione pubblica è stato intervistato il genitore di un ragazzo morto sotto le macerie della Casa dello Studente: si dava, senza mezzi termini, la colpa della scomparsa del figlio al sindaco dell’Aquila.
In quel caso nessuno si è scandalizzato.
Esattamente. La procedura nei confronti di Annozero è stata aperta a distanza di un’ora dalle affermazioni di Berlusconi sulla puntata, e con una differenza di due ore dalle dichiarazioni di Fini.Quello che mi chiedo, a questo punto, è se la Rai abbia come obbiettivo quello di attestare la fiducia nelle istituzioni o piuttosto fare giornalismo. E non mi risulta sia ancora stato istituito il reato di lesa maestà, o quello di vilipendio alla protezione civile.
Concludendo con Vauro, esiste un limite tra libertà d’informazione e buon gusto?
La vignetta sul piano casa, su cui si legge “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”, è fuoriposto in una televisione pubblica?
Onestamente non so se ci sia un limite al buon gusto. Quello che credo è che, se ci fosse, la Rai lo ha travalicato in ben altre occasioni. Il Tg1, martedì scorso, ha dedicato un minuto e 20 al record di ascolto ottenuto in tutti i programmi e in tutte le trasmissioni con le dirette del terremoto. In quel caso non si è superato un limite al buon gusto? Forse non si è toccato il buon gusto del governo.
giovedì 2 aprile 2009
Funzione terapeutica
Dopo qualche tempo ritorno ad occuparmi del blog, con attorno una situazione in caduta libera, sotto tutti gli ambiti (ma d'altronde era difficile prevedere qualcosa d'altro).
Un'Italia sempre più malata nella testa, ma anche nella pancia.
Una crisi mondiale che dovrebbe spingerci ad imbrigliare con tenacia il capitalismo dentro a una bella camicia di forza, stringendo forte i lacci. Dovrebbe.
Una società sempre meno umana, sempre più di destra; una società guidata da pochi, furbi, sgraziati attori e sempre più spettatori depressi.
Nuove generazioni di caproni.
Cerco la mia boccata d'aria in questo blog assieme a voi, compagni di resistenza.
venerdì 17 ottobre 2008
Polveroni
Ciao a tutti!
Sono di passaggio in attesa e speranza di poter comprare un portatile con cui dar nuova energia a questo mio blog anche da Firenze..
Sono tornato a casa dopo una settimana densa, e sono felice di aver partecipato ad una mobilitazione degna ed affollata. Si è risolta in un'occupazione nei modi forse discutibile, ma comunque doverosa, al fine di esprimere un radicale dissenso nei confronti, nello specifico, del decreto 133/08, e più ampiamente, verso l'intera politica di questo governo autoritario sul campo dell'istruzione.
Se ne parla effettivamente proprio poco dei tagli all'università... Finisce per esser tutto nascosto e semplificato dietro al polverone delle elementari. Sui media principali si trasmettono slogan riduttivi ("No al maestro unico") che inglobano anche motivazioni più diversificate, ma che vanno a sbattere sempre sulla questione elementari... è stata la tattica del governo anni fa con il polverone per l'articolo 18 e adesso fanno lo stesso con la scuola; probabilmente, infatti, la Gelmini finirà per rinunciare all'azione devastante verso le elementari, questa sarà così vista come una vittoria insperata, esaltata dalle trombe mediatiche, che finiranno per dimenticare la "secondaria" (per com'è stato sempre trattato il problema) questione dell'università e della ricerca...
Ma è assolutamente prioritario il problema di questi vergognosi tagli: ora, non voglio dilungarmi nel commentare il decreto, anche perchè credo che le conclusioni (tragiche e disarmanti) da trarre siano ovvie;
Semplicemente vi riporto un riassunto del provvedimento, in 4 punti (grazie al blog http://no133pisa.blogspot.com):
- I tagli progressivi fino a 1.400 milioni di euro costringeranno gli Atenei a trasformarsi in fondazioni di diritto privato (come per altro suggerito nel testo della legge), con un inevitabile e incontrollato aumento delle tasse: l'Università per tutti di fatto sparirà, l'accesso all'istruzione diventerà un privilegio legato al reddito e non più un diritto.
- La privatizzazione delle Università-fondazioni renderà meno libera e indipendente la ricerca, vincolandola agli interessi dei finanziatori privati: la ricerca di base - non suscettibile di un immediato sfruttamento economico – sarà annientata (dottorati di ricerca per materie umanistiche ovviamente cancellati).
- La riduzione indiscriminata degli organici (solo 1 nuovo assunto per ogni 5 pensionamenti) renderà del tutto impossibile garantire una didattica di qualità, con un appiattimento generale dell'offerta e l'incapacità di mantenere la copertura anche dei corsi fondamentali.
- Migliaia di precari della ricerca e del settore tecnico-amministrativo vedranno definitivamente svanire - dopo numerosi anni dedicati alla ricerca e all'Università - la possibilità di una stabilizzazione della propria posizione lavorativa. Un licenziamento preventivo. (vedi anche l’art. 37 del ddl 1441 quater, disposizioni in materia di stabilizzazioni).
Fortunatamente ci sono state reazioni importanti in tutte le più grandi università d'Italia, si sta diffondendo molto bene la protesta, speriamo davvero in qualcosa di significativo...stavolta le premesse, come non si vedeva da anni, ci sono tutte.
Spero di ritornare presto a tempo pieno a dedicarmi a questo blog, intanto buona resistenza a tutti!
sabato 13 settembre 2008
Incosciente... Arrivederci a tutti
Ciao a tutti.
Dalla prossima settimana mi trasferirò a Firenze per studiare scienze politiche (lo so, sono un incosciente) all'università... Nella casa in cui vado a stare non c'è (ancora?) internet, e comunque non ho ancora un pc portatile per continuare a tenere vivo questo blog.
Mi tocca ridurlo in coma per qualche tempo, in attesa di risolvere questi problemi... Spero di riuscirci presto, perchè credo in questo mezzo e credo che possa nascere qualcosa di bello da qui.
Nell'attesa vi lascio ringraziandovi tutti, con un affettuoso arrisentirci e con qualche nota a seguire...
Nota 1) Ringrazio in particolare i blog "SolarTime" e "DicolamiaMidirasmian" (links a destra) per i premi che mi hanno assegnato. Non riesco a promuovere il premio, come regola, mi spiace... vi ringrazio comunque infinitamente per l'attenzione che mi avete riservato.
Nota 2) Domani sera, domenica 14 settembre, alle ore 21 su RaiTre c'è una puntata di BluNotte, dal titolo: "Mafia & Politica". Già il programma di Carlo Lucarelli aveva avuto qualche "grana nel trasmettere" qualche tempo fa, quando voleva trattare gli stessi problemi. Ora viene trasmessa questa puntata, che si preannuncia intensa (dovrebbe, tra l'altro, essere raccontata la vicenda Mangano-Berlusconi-Dell'Utri, come già preannunciato dallo stesso Lucarelli nel corso della prima puntata) e che quindi merita di essere seguita. Speriamo di essere in tanti!
giovedì 4 settembre 2008
Fame di buon senso
Ho particolarmente apprezzato questo post del blog di BeppeGrillo. E' apocalittico, ma in fondo credibile, perchè ben documentato ed argomentato. Leggetelo.
L'illogicità di tutto questo non può che prospettare pessimismo. Possibile che questo sistema economico sia così irrazionale? Possibile che non ci siano variazioni capaci di moderare questa sua schizofrenia? Si, evidentemente è possibile. Ormai il mondo è caduto dentro ad una cultura folle di capitalismo e globalizzazione sfrenati, da cui è forse impossibile uscire.
Perchè l'egoismo (e l'ego-centrismo), legati a doppio filo a questo capitalismo, è ormai la malattia più diffusa: ogni problematica è riconducibile a questo, e non c'è cura in vista.
E non c'è cura perchè l'egoismo non può che generare altro egoismo/ego-centrismo (simbolico in questo senso il finale del post), ed è così che si entra in un circolo vizioso. Gli unici che concretamente hanno in mano la chiave per uscirne sono i cosiddetti "potenti della terra", che però stanno al governo delle maggiori potenze capitalistiche mondiali, e se stanno lì un motivo c'è... Certo non hanno intenzione, e forse non sono neanche in grado di snaturare il loro spontaneo egoismo. La sola soluzione sarebbe che fossero invasi improvvisamente da un Dio, capace di condurli semplicemente verso il buon senso, concetto ben più delineato di quanto si pensi... Improbabile, no?
Il buon senso comunque, in un modo o in un altro, deve uscire... Perchè le possibilità sono 2: o il buon senso, o l'implosione. E non c'è la via di mezzo tra il tutelare gli interessi capitalistici e il buon senso; perchè il capitalismo qui è l'antitesi del buon senso.
Allora speriamo che questa fame di buon senso sia condivisa, soprattutto dalle vittime immediate di questo mondo schizofrenico (anche se è necessario rendersi conto che saremo alla lunga tutti vittime, perchè tutti viviamo in questo pianeta).
Speriamo quindi che a novembre, negli USA, vinca il buon senso (inutile dire che a parer mio il buon senso trova casa ben più spaziosa dalla parte di Obama). Speriamo che il prossimo G8 sia più significativo dell'ultimo (perchè questi sono gli anni in cui forse si può ancora decidere, prima di passare il punto di non ritorno), e in questo cercherò di mettere il mio microscopico contributo, andando a manifestare alla Maddalena l'anno prossimo.
lunedì 1 settembre 2008
Vieni a ballare in Italia
Sto guardando una bella trasmissione su RaiTre, si chiama "Vacanze d'Italia". Ma è bella davvero.
Ed è bella davvero l'Italia. Coi suoi tamarri a PortoCervo, con le ronde padane e le loro aperture culturali, col cantautore locale beccafiga, ma anche con gli sbarchi dei clandestini a lampedusa, con i campi nudisti (anche coi vecchietti! Fioroni, c'è l'oltraggio al pudore!), con le famiglie di disoccupati, con le famiglie di rom-cittadini italiani abusivi etc...
Vedo la gioia dell'accontentarsi dei bambini di quelle famiglie che vanno al mare. E mi fa un bell'effetto.
Io non me lo godo così il mare, cazzo. E nemmero il Briatore dei gioielli e le sue fighe. Vada a fanculo, e spero che da domani non gli si alzi più l'uccello, neanche con la flebo di viagra. Quel giorno sarà un uomo morto.
Siamo un paese assurdo.
Vedo le cinquantenni delle ronde che appena passano due ragazzi, chiedono i documenti, e non appena rifiutano, iniziano a dargli dei drogati.
Vedo un botto di gente (per lo più operai a 1000 euro al mese) che passa le ferie dietro il ritiro della Fiorentina.
Vedo ragazze che si confrontano le tette alla festa di paese. "Io voglio fare la televisione".
Vedo tanti quindicenni che si sentono sfigati se non fanno la vita da Lucignolo (questo l'ho visto poco nella trasmissione, ma tanto nella mia estate).
Non mi piace la cultura dominante di questo paese, mi fa cagare, mi fa paura, mi fa piangere.
venerdì 29 agosto 2008
Dante De Angelis
La sua vicenda è ormai nota, comunque per chi non la conoscesse ancora leggete qui (o leggete il testo della petizione)...
Ci si lamenta dei fannulloni nella pubblica amministrazione, si proclamano punizioni esemplari, nuove norme restrittive, o anche "nuove politiche per la sicurezza"... ...ma nessuno al governo muove un dito (sarebbe, in effetti, spiazzante) per il sopruso subito da De Angelis, per aver fatto semplicemente il suo dovere. Lui era designato "rappresentante per la sicurezza" e proprio il suo dovere ha fatto.
.
Dopo uno schifo del genere ci si aspettava un casino sconvolgente da parte di tutto il mondo del lavoro (se non ai livelli dell'articolo 18, quasi), ma evidentemente il ferragosto ha rilassato le teste calde...
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Ci si aspettava almeno una reazione politica, dall'unico partito rimasto che si proclama di sinistra (oddio...). Ma niente, se non le solite parole. Come ha detto Furio Colombo, alla festa del PD si poteva invitare come ospite De Angelis, e non ricoprire d'onori quel menomato mentale (aggiunta del tutto personale, ma comunque relativa alla realtà dei fatti) di Bossi.
Ma no, invece, si raccolgono 5 milioni di firme che saranno buttate direttamente nel cesso dal governo e dai media, invece di adoperarsi contro due vergogne da vomito di questa Italietta, come questo licenziamento o il Lodo Alfano.
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Le firme intanto le raccogliamo da soli. C'è questa petizione, che sta andando molto bene, che esprime solidarietà a Dante e che ne chiede il reintegro al posto di lavoro: http://www.firmiamo.it/campagnadisolidarietaperdantedeangelis
Mi raccomando, firmate e diffondete!
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