
Impregilo è una multinazionale, e attualmente il principale gruppo italiano, nei settori delle costruzioni e dell'ingegneria e leader nella realizzazione di infrastrutture per il trasporto (costruzioni ferroviarie), per il ciclo di trattamento delle acque reflue e dissalatori e nelle opere per l'ambiente (Ingegneria per l'ambiente e il territorio).
[Fa praticamente tutto.]
All'estero, in particolare nei paesi dell'America Latina e dell'Africa, Impregilo in qualità di capogruppo è stata coinvolta e citata in giudizio rispetto a reati riguardanti l'ambiente e la salute delle popolazioni locali in cui le "grandi opere" venivano edificate. Si nota una certa tendenza a evadere le norme minime del rispetto ambientale e dei diritti umani, sia quelli delle popolazioni interessate dalle "grandi opere" sia i diritti dei lavoratori delle ditte del gruppo Impregilo.
[Bello. E in Italia...?]
Nell'ottobre 2005 Impregilo, a capogruppo di una cordata di aziende internazionali, si aggiudica la gara internazionale per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, battendo alla fine l'ultima cordata concorrente, guidata dalla capogruppo Astaldi. L'offerta finale risultò essere di 3,88 miliardi di euro. Il progetto considerava un tempo di realizzazione di 70 mesi (6 anni).
[...ma prima...]
Nell'anno 2000 la Fibe (sigla ottenuta dai nomi delle imprese Fisia, Impregilo, Babcock (azienda), Evo Oberrhausen) si aggiudica l'appalto statale per l'intero ciclo di raccolta e smaltimento industriale dei rifiuti (attraverso anche gli inceneritori) della regione Campania (Fibe e Fibe Campania sono aziende del Gruppo Fisia, a sua volta controllata al 100% da Impregilo). Le gare d'appalto inizialmente erano due, una per la provincia di Napoli ed una per il resto della Campania, e l'offerta più vantaggiosa sembrava essere quella del gruppo Enel, che ad esempio per la costruzione dell'inceneritore di Acerra, proponeva un valore tecnico dell'impianto doppio rispetto a quello proposto da Impregilo (8,6 su 10 vs. al 4,2 di Impregilo), e un merito tecnico di impresa di 8,6 (sempre su 10), contro 7,4; i soli dati a favore di Impregilo erano un prezzo al chilo minore, di circa 83 lire vs. le 110 lire proposte da Enel, e un tempo di realizzazione dell'impianto di 300 giorni contro i 395 di Enel. [L'idea di un paese civile sarebbe dovuta essere quella di scegliere chi tecnicamente era in grado di smaltire in maniera più pulita i rifiuti, per la salute dei cittadini, ma....] Entrambe le gare d'appalto furono vinte da Impregilo [mmh, "strano"!]. L'impianto promesso ad oggi non è ancora concluso e la raccolta è complicata per non dire insufficiente.
Secondo gli accordi iniziali se i tempi non fossero stati rispettati la pena sarebbe stato lo smaltimento a proprie spese presso terzi; ma [guarda un po'] nel 2001 lo Stato ha varato un' altra emergenza e ha eliminato questa clausola che avrebbe fatto perdere moltissimo denaro all'Impregilo. Intanto la magistratura ha aperto un'inchiesta che, nel Maggio 2008, ha portato all'arresto di 25 persone, fra cui Massimo Malvagna, amministratore delegato di FIBE S.p.A., con varie accuse connesse al traffico dei rifiuti; ha inoltre istituito un processo al tribunale di Napoli per truffa ai danni della Regione Campania, che per ora ha stabilito il congelamento dei conti correnti italiani del gruppo Impregilo, per un valore di 750 milioni di euro.
fonti: Wikipedia, Annozero e Repubblica
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Impregilo è uno degli esempi del capitalismo più contraddittorio e odioso, i cui interessi hanno trovato e trovano evidenti sbocchi in questa politica corrotta, e che si applicano perfettamente in linea agli interessi locali (e non) della criminalità organizzata.