domenica 11 maggio 2008

Travaglio sì, Travaglio no

Ieri sera a "Che tempo che fa" ho sentito l'intervista di Fabio Fazio a Marco Travaglio.



Chi ha letto qualche suo libro sa bene che Marco è un giornalista scrupoloso e preciso. Non credo sia un "diffamatore", perchè nei suoi libri ogni accusa è accompagnata da argomentazioni solide (e non potrebbe essere altrimenti, vista la gravità delle cose che dice). In questo senso è l'ideale del giornalista di cui si ha bisogno oggi in Italia.
Nel momento in cui va in televisione, assume indubbiamente una teatralità coinvolgente, che non so, non conoscendolo, quanto sia spontanea del suo carattere o quanto sia voluta. E' un modo di fare cha ha lati sia positivi che negativi: sicuramente con questo atteggiamento raggiunge fette di pubblico molto estese, anche molti di quelli che solitamente non stanno davanti alla tv a sentir parlare di giustizia, legalità, politica, economia, ecc..
Questa è sicuramente una cosa buona, ma implica anche una considerazione non molto piacevole, per cui solamente chi assume un certo tipo di atteggiamento (teatralità di tutti i tipi) riesce a fare un'informazione efficace. Questo è un prendere atto ulteriore della situazione tragica del livello culturale dei media italiani, che invece di educare ed informare normalmente, si trovano a doversi adeguare ai gusti di un pubblico ormai attratto solo da ciò che fa spettacolo.

A parte questo discorso, che potrebbe avere mille strade d'approfondimento, secondo me ieri sera Travaglio ha sbagliato. Ha sbagliato perchè, solitamente, quando fa qualche battuta, nel contesto del suo monologo, essa è accompagnata da serie e precise argomentazioni, come nei suoi libri (e questo, senza rompere troppo le palle, è divertente ed utile); ma ieri sera, l'aver posto Schifani (che anche secondo me rappresenta l'antitesi dell'uomo degno di stima) poco al di sopra delle muffe è apparso nel contesto fuori luogo e sinceramente un eccesso di questa sua teatralità, perchè inoltre è stata una battuta accompagnata solo dopo, peraltro superficialmente, da qualche argomentazione sulle conoscenze mafiose di Schifani.
Ieri sera proprio il tempo a disposizione di Travaglio era insufficiente per il modo di fare che lui ha di solito nel contesto di Annozero, e quindi avrebbe dovuto avere un atteggiamento diverso.
Se io fossi stato uno che ieri sera sentiva parlare per la prima volta Travaglio, avrei sicuramente preso una posizione netta nei suoi riguardi: o l'avrei odiato, proprio per qualche sua esternazione fuori luogo, o mi avrebbe ammaliato per questo suo modo così inusuale.
Non è di questo di cui abbiamo bisogno oggi. In questo circo mediatico imbarazzante e superficiale servono voci autorevoli e professionali. Va bene il modo di Travaglio, a patto che non esageri. Credo sia alla lunga controproducente, sul piano culturale, attaccare il degrado dell'informazione sfruttando le stesse armi che lo causano.
Questo lungo e incasinato discorso però è solo un'avvertenza in vista del futuro, perchè in fondo è la prima volta che, secondo me, ha esagerato.

Post scriptum:
Io sinceramente avrei pensato che la polemica scaturisse dalla battuta della muffa...
Invece è scaturita dalla notizia dei rapporti mafiosi che ha avuto Schifani... e questo mi fa schifo. Schifo per questa informazione. Schifo per chiunque abbia dato solidarieta a Schifani perchè è un colluso con la mafia.

6 commenti:

NADIA ha detto...

hola interessante l tuo blog, complimenti ti ho già linkato adesso a te!!!!!
Rigurdo a Travaglio credo che sia proprio questa la sua caratteristica, quella di andare oltre le righe, a me piace proprio per questo ...poi quella della muffa era proprio carina!!!!!!!
hasta siempre!!!!!

elena ha detto...

Scusami ma non sono d'accordo. Il tempo a disposizione di Travaglio non era tanto, è vero... ma le sue dichiarazioni sono facilmente verificabili ed approfondibili in "I complici" (da lui citato in trasmissione). Quindi, se anche non se ne sa nulla, prima di prendere in odio una persona magari si può fare un minimo di approfondimento... e vedere che, magari, non parla tanto per dire ma con fondati motivi!
E poi ha ragione lui: se non altro dalla muffa si estrae la pennicillina... :)
suerte.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Secondo me, Travaglio quando dice una cosa la dice perchè comunque è ben documentato.Altrimenti sa cosa rischia e il polverone di oggi ne è la prova. L'unica cosa è dare la possibilità di un contradditorio che non c'è quasi mai.Poi fazio, visto che si dissocia con tutta questa sollecitudine, avrebbe dovuto chiedere conto delle informazioni con qualche prova. E adesso il problema, è anche che molti della rai con il cambio di governo, prendono le distanze anche in una forma di ossequio nei confronti di quest'ultimo.

nespolina ha detto...

Travaglio non dice le cose a caso...ha fatto benissimo!
La battuta sulla muffa stupenda!
Schifani mi schifa (tanto per dire una cosa "originale" ;-P )...

Elia Banelli ha detto...

Il tuo ragionamento non fa una piega. Per la prima volta mi sento davvero di dire che Travaglio ha un pò esagerato, e la definizione di "muffa" a Schifani, sicuramente si scontra con l'esigenza di informare gli italiani in maniera sera e possibilmente "distaccata". La sua smorfia e l'ironia un pò maligna (in senso buono però) hanno giocato a suo sfavore.Se ci fossero stati in studio giornalisti altrettanto bravi e seri come Lirio Abbate o Peter Gomez, avrebbero accusato Schifani solo con fatti concreti, limitandosi a raccontare le sue oscure vicende, senza colorare gli argomenti con aggettivi e piccoli insulti gratuiti. Spero che Travaglio non si faccia scavalcare dalla sua stessa fama e popolarità. Il suo più grande maestro, Indro Montanelli, avrebbe sempre mantenuto uno stile sobrio e rigoroso, senza eccedere in facili ironie.
Però vedi anche qui ci stanno ingannando. Ci fanno parlare di Travaglio ed alla fine nascondono il nocciolo di tutta la vicenda: le frequentazioni poco raccomandabili che ha avuto in passato l'attuale presidente del Senato. Di questo si dovrebbe maggiormente discutere, è un aspetto non da poco. Invece si scatena la polemica sui dettagli.
Francamente il giudizio generale su Travaglio non si modifica neanche un pò, alla luce di tutta la sua carriera e produzione giornalistica, invece su Schifani cala un'ombra non indifferente.
Comunque spero solo che il nuovo Governo non ne approfitti nuovamente per fare piazza pulita in Rai.

Anonimo ha detto...

Berlusconi durante la sua campagna elettorale ne ha sparate di grosse su Di Pietro ma tutto questo scandalo non c'è stato. E' ovvio che la censura viene utilizzata solo quando fa comodo. Per me Travaglio non ha sbagliato niente. Era lì come ospite e oltre ad aver raccontato i fatti ha voluto esprimere anche un suo giudizio personale.