venerdì 17 ottobre 2008

Polveroni


Ciao a tutti!

Sono di passaggio in attesa e speranza di poter comprare un portatile con cui dar nuova energia a questo mio blog anche da Firenze..

Sono tornato a casa dopo una settimana densa, e sono felice di aver partecipato ad una mobilitazione degna ed affollata. Si è risolta in un'occupazione nei modi forse discutibile, ma comunque doverosa, al fine di esprimere un radicale dissenso nei confronti, nello specifico, del decreto 133/08, e più ampiamente, verso l'intera politica di questo governo autoritario sul campo dell'istruzione.

Se ne parla effettivamente proprio poco dei tagli all'università... Finisce per esser tutto nascosto e semplificato dietro al polverone delle elementari. Sui media principali si trasmettono slogan riduttivi ("No al maestro unico") che inglobano anche motivazioni più diversificate, ma che vanno a sbattere sempre sulla questione elementari... è stata la tattica del governo anni fa con il polverone per l'articolo 18 e adesso fanno lo stesso con la scuola; probabilmente, infatti, la Gelmini finirà per rinunciare all'azione devastante verso le elementari, questa sarà così vista come una vittoria insperata, esaltata dalle trombe mediatiche, che finiranno per dimenticare la "secondaria" (per com'è stato sempre trattato il problema) questione dell'università e della ricerca...

Ma è assolutamente prioritario il problema di questi vergognosi tagli: ora, non voglio dilungarmi nel commentare il decreto, anche perchè credo che le conclusioni (tragiche e disarmanti) da trarre siano ovvie;

Semplicemente vi riporto un riassunto del provvedimento, in 4 punti (grazie al blog http://no133pisa.blogspot.com):

  • I tagli progressivi fino a 1.400 milioni di euro costringeranno gli Atenei a trasformarsi in fondazioni di diritto privato (come per altro suggerito nel testo della legge), con un inevitabile e incontrollato aumento delle tasse: l'Università per tutti di fatto sparirà, l'accesso all'istruzione diventerà un privilegio legato al reddito e non più un diritto.
  • La privatizzazione delle Università-fondazioni renderà meno libera e indipendente la ricerca, vincolandola agli interessi dei finanziatori privati: la ricerca di base - non suscettibile di un immediato sfruttamento economico – sarà annientata (dottorati di ricerca per materie umanistiche ovviamente cancellati).
  • La riduzione indiscriminata degli organici (solo 1 nuovo assunto per ogni 5 pensionamenti) renderà del tutto impossibile garantire una didattica di qualità, con un appiattimento generale dell'offerta e l'incapacità di mantenere la copertura anche dei corsi fondamentali.
  • Migliaia di precari della ricerca e del settore tecnico-amministrativo vedranno definitivamente svanire - dopo numerosi anni dedicati alla ricerca e all'Università - la possibilità di una stabilizzazione della propria posizione lavorativa. Un licenziamento preventivo. (vedi anche l’art. 37 del ddl 1441 quater, disposizioni in materia di stabilizzazioni).

Fortunatamente ci sono state reazioni importanti in tutte le più grandi università d'Italia, si sta diffondendo molto bene la protesta, speriamo davvero in qualcosa di significativo...stavolta le premesse, come non si vedeva da anni, ci sono tutte.

Spero di ritornare presto a tempo pieno a dedicarmi a questo blog, intanto buona resistenza a tutti!

sabato 13 settembre 2008

Incosciente... Arrivederci a tutti


Ciao a tutti.

Dalla prossima settimana mi trasferirò a Firenze per studiare scienze politiche (lo so, sono un incosciente) all'università... Nella casa in cui vado a stare non c'è (ancora?) internet, e comunque non ho ancora un pc portatile per continuare a tenere vivo questo blog.

Mi tocca ridurlo in coma per qualche tempo, in attesa di risolvere questi problemi... Spero di riuscirci presto, perchè credo in questo mezzo e credo che possa nascere qualcosa di bello da qui.

Nell'attesa vi lascio ringraziandovi tutti, con un affettuoso arrisentirci e con qualche nota a seguire...



Nota 1) Ringrazio in particolare i blog "SolarTime" e "DicolamiaMidirasmian" (links a destra) per i premi che mi hanno assegnato. Non riesco a promuovere il premio, come regola, mi spiace... vi ringrazio comunque infinitamente per l'attenzione che mi avete riservato.


Nota 2) Domani sera, domenica 14 settembre, alle ore 21 su RaiTre c'è una puntata di BluNotte, dal titolo: "Mafia & Politica". Già il programma di Carlo Lucarelli aveva avuto qualche "grana nel trasmettere" qualche tempo fa, quando voleva trattare gli stessi problemi. Ora viene trasmessa questa puntata, che si preannuncia intensa (dovrebbe, tra l'altro, essere raccontata la vicenda Mangano-Berlusconi-Dell'Utri, come già preannunciato dallo stesso Lucarelli nel corso della prima puntata) e che quindi merita di essere seguita. Speriamo di essere in tanti!

giovedì 4 settembre 2008

Fame di buon senso


Ho particolarmente apprezzato questo post del blog di BeppeGrillo. E' apocalittico, ma in fondo credibile, perchè ben documentato ed argomentato. Leggetelo.


L'illogicità di tutto questo non può che prospettare pessimismo. Possibile che questo sistema economico sia così irrazionale? Possibile che non ci siano variazioni capaci di moderare questa sua schizofrenia? Si, evidentemente è possibile. Ormai il mondo è caduto dentro ad una cultura folle di capitalismo e globalizzazione sfrenati, da cui è forse impossibile uscire.

Perchè l'egoismo (e l'ego-centrismo), legati a doppio filo a questo capitalismo, è ormai la malattia più diffusa: ogni problematica è riconducibile a questo, e non c'è cura in vista.

E non c'è cura perchè l'egoismo non può che generare altro egoismo/ego-centrismo (simbolico in questo senso il finale del post), ed è così che si entra in un circolo vizioso. Gli unici che concretamente hanno in mano la chiave per uscirne sono i cosiddetti "potenti della terra", che però stanno al governo delle maggiori potenze capitalistiche mondiali, e se stanno lì un motivo c'è... Certo non hanno intenzione, e forse non sono neanche in grado di snaturare il loro spontaneo egoismo. La sola soluzione sarebbe che fossero invasi improvvisamente da un Dio, capace di condurli semplicemente verso il buon senso, concetto ben più delineato di quanto si pensi... Improbabile, no?

Il buon senso comunque, in un modo o in un altro, deve uscire... Perchè le possibilità sono 2: o il buon senso, o l'implosione. E non c'è la via di mezzo tra il tutelare gli interessi capitalistici e il buon senso; perchè il capitalismo qui è l'antitesi del buon senso.

Allora speriamo che questa fame di buon senso sia condivisa, soprattutto dalle vittime immediate di questo mondo schizofrenico (anche se è necessario rendersi conto che saremo alla lunga tutti vittime, perchè tutti viviamo in questo pianeta).

Speriamo quindi che a novembre, negli USA, vinca il buon senso (inutile dire che a parer mio il buon senso trova casa ben più spaziosa dalla parte di Obama). Speriamo che il prossimo G8 sia più significativo dell'ultimo (perchè questi sono gli anni in cui forse si può ancora decidere, prima di passare il punto di non ritorno), e in questo cercherò di mettere il mio microscopico contributo, andando a manifestare alla Maddalena l'anno prossimo.

lunedì 1 settembre 2008

Vieni a ballare in Italia



Sto guardando una bella trasmissione su RaiTre, si chiama "Vacanze d'Italia". Ma è bella davvero.


Ed è bella davvero l'Italia. Coi suoi tamarri a PortoCervo, con le ronde padane e le loro aperture culturali, col cantautore locale beccafiga, ma anche con gli sbarchi dei clandestini a lampedusa, con i campi nudisti (anche coi vecchietti! Fioroni, c'è l'oltraggio al pudore!), con le famiglie di disoccupati, con le famiglie di rom-cittadini italiani abusivi etc...

Vedo la gioia dell'accontentarsi dei bambini di quelle famiglie che vanno al mare. E mi fa un bell'effetto.


Io non me lo godo così il mare, cazzo. E nemmero il Briatore dei gioielli e le sue fighe. Vada a fanculo, e spero che da domani non gli si alzi più l'uccello, neanche con la flebo di viagra. Quel giorno sarà un uomo morto.


Siamo un paese assurdo.


Vedo le cinquantenni delle ronde che appena passano due ragazzi, chiedono i documenti, e non appena rifiutano, iniziano a dargli dei drogati.


Vedo un botto di gente (per lo più operai a 1000 euro al mese) che passa le ferie dietro il ritiro della Fiorentina.


Vedo ragazze che si confrontano le tette alla festa di paese. "Io voglio fare la televisione".

Vedo tanti quindicenni che si sentono sfigati se non fanno la vita da Lucignolo (questo l'ho visto poco nella trasmissione, ma tanto nella mia estate).





Non mi piace la cultura dominante di questo paese, mi fa cagare, mi fa paura, mi fa piangere.

venerdì 29 agosto 2008

Dante De Angelis


La sua vicenda è ormai nota, comunque per chi non la conoscesse ancora leggete qui (o leggete il testo della petizione)...
Ci si lamenta dei fannulloni nella pubblica amministrazione, si proclamano punizioni esemplari, nuove norme restrittive, o anche "nuove politiche per la sicurezza"... ...ma nessuno al governo muove un dito (sarebbe, in effetti, spiazzante) per il sopruso subito da De Angelis, per aver fatto semplicemente il suo dovere. Lui era designato "rappresentante per la sicurezza" e proprio il suo dovere ha fatto.
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Dopo uno schifo del genere ci si aspettava un casino sconvolgente da parte di tutto il mondo del lavoro (se non ai livelli dell'articolo 18, quasi), ma evidentemente il ferragosto ha rilassato le teste calde...
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Ci si aspettava almeno una reazione politica, dall'unico partito rimasto che si proclama di sinistra (oddio...). Ma niente, se non le solite parole. Come ha detto Furio Colombo, alla festa del PD si poteva invitare come ospite De Angelis, e non ricoprire d'onori quel menomato mentale (aggiunta del tutto personale, ma comunque relativa alla realtà dei fatti) di Bossi.
Ma no, invece, si raccolgono 5 milioni di firme che saranno buttate direttamente nel cesso dal governo e dai media, invece di adoperarsi contro due vergogne da vomito di questa Italietta, come questo licenziamento o il Lodo Alfano.
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Le firme intanto le raccogliamo da soli. C'è questa petizione, che sta andando molto bene, che esprime solidarietà a Dante e che ne chiede il reintegro al posto di lavoro: http://www.firmiamo.it/campagnadisolidarietaperdantedeangelis
Mi raccomando, firmate e diffondete!

venerdì 22 agosto 2008

Le piroette di Falcone


Torno oggi a scrivere dopo la pausa d'agosto. Saluto tutti i blogger che anche quest'anno si guasteranno il sangue, assieme a me, per gridare contro le nefandezze di questo governo, per sottolineare le contraddizioni di questa Italietta e per cercare di delineare un'opposizione intelligente e costruttiva.



Torno per commentare le dichiarazioni berlusconiane sulla riforma della giustizia. Io ho tanti brutti presentimenti, perchè sono un pessimista cronico e perchè so che il nostro presidente ama spostare il proprio orizzonte sempre un po' più in là, adora spingersi laddove nessuno ha mai tentato ("al presidente n°1..."). Tanti brutti presentimenti, ma ho anche l'idea che questa volta supererà la mia fantasia.

Ad esempio, probabilmente colmo di ingenuità, non avrei mai detto che avrebbe messo in mezzo Giovanni Falcone. Mai. Ma lui è lui e può dire cosa vuole. Lui, che aveva in casa uno stalliere mafioso, che ha fondato un partito assieme ad un colluso con la mafia, che ha il partito pieno di frequentatori affettuosi delle cose nostre... Lui parla di Giovanni Falcone. Paolo Borsellino no perchè ha rilasciato un'intervista, poco prima di morire, che lo sputtana. Ma Falcone sì. E allora giù a dire: la riforma della giustizia che abbiamo in mente si rifarà alle idee di Giovanni Falcone.

Berlusconi sa che i morti non parlano, e non rispondono (basti guardare il "revisionismo storico" sulla vicenda di censura a Biagi). Però secondo me Giovanni Falcone sta dando segni di reazione; secondo me, avvicinando l'orecchio, si sente il suo vivace rivoltarsi nella tomba. Fa delle grandi e agili piroette. Per fortuna per lui parlano ancora i vivi, ad esempio la sorella, che ha rilasciato questa interessantissima intervista al corsera.



Qui più che mai serve l'opposizione della parte sana di questo paese. Si preannuncia una riforma devastante. In nome di Falcone (e, aggiungo io, delle sue piroette).

sabato 2 agosto 2008

Coerenza

Il Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha deciso di reintrodurre tra le materie scolastiche l'Educazione Civica, 33 ore annue sotto il nome di 'Cittadinanza e Costituzione'. Sono pienamente convinto della bonta' di questa decisione poiche' i giovani oggi hanno voglia di partecipare alla vita democratica del paese, e' da loro che puo' e deve ripartire la costruzione di uno Stato e delle sue regole. Con una punta di ironia credo invece che il difficile sara' spiegare ai ragazzi, finche' governera' questo centrodestra, l'articolo 3 della Costituzione secondo cui tutti i cittadini sono uguali difronte la legge. Dal post del blog di Antonio Di Pietro.



Berlusconi chiama “eroe” Mangano e “metastasi” la magistratura, Gasparri dà della “cloaca” al Csm, Bossi infila il dito medio nell’Inno nazionale e annuncia 300 mila fucili pronti a sparare, ma Pigi (Pierluigi Battista, vicedirettore del Corsera) si sveglia soltanto quando un anonimo rifondarolo bolognese annuncia qualche fischio al ministro Alfano (qui il suo editoriale di venerdì, un giorno prima della manifestazione del 02/08): questa sì è “violenza”, questa sì è “minaccia”. Dal post del blog VoglioScendere.
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PS 1) lancio un invito a tutti i bloggers, perchè facciano leggere questa notizia (Grazie al blog "antologia di un paese degradato") a più persone possibile... http://www.corriere.it/politica/08_agosto_02/sfogo_del_premier_quanto_lavoro_8e5409b8-6076-11dd-94c1-00144f02aabc.shtml ...le ultime righe sono fantastiche..SPUTTANIAMOLO!!!
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PS 2) continuate a commentare al post Nuovi Compagni, è importante confrontarsi e magari cercare di costruire qualcosa insieme.

giovedì 31 luglio 2008

Nuovi compagni


Ho aspettato che passasse qualche giorno dalla fine del congresso di Rifondazione Comunista, per essere un po' più obiettivo e non lasciarmi andare a riflessioni affrettate e, per mia natura, disfattiste.

Oggi infatti ho deciso di scrivere un post sulla sinistra.

Non credo di dire nulla di sconvolgente affermando che la sinistra in Italia è scomparsa fisicamente, e ciò che ne è rimasto è una serie di frammenti ambigui, di parole irritanti, di voglia di guardare al futuro con i temi e i mezzi del passato.
Io, che mi sento un democratico di sinistra realmente "calato" in questo tempo e in questa Italia, mi sento quasi offeso dalla cecità che dimostrano di avere i dirigenti di ciò che resta della sinistra, e non solo, anche dalla conseguente ostinazione che li porta a continuare su una strada consumata e fallimentare.
Perchè è chiaro ormai che la strada del passato è stata fallimentare, e parlo dell'intera sinistra (DS, PRC...), che si è dimostrata indegna di una Democrazia almeno tanto quanto Berlusconi; infatti è stata capace solo di scendervi ingenuamente a patti, senza il coraggio e il buon senso democratico che avrebbero portato, per fare un esempio a caso, ad una legge seria sul conflitto di interessi (e in questo senso le dichiarazioni di Violante nel 2003 sono state, a parer mio, l'inizio della fine della sinistra italiana, è lì il punto focale a cui va rimandato tutto).

Dopo il disastro delle elezioni di aprile era, come minimo, d'obbligo mettere un punto enorme, inamovibile, e ricominciare daccapo.
Ora, io credo che, oggi come oggi, l'idea del "daccapo" sia molto più chiara nella testa degli elettori che in quella dei dirigenti; l'idea di un partito di sinistra da votare senza, finalmente, doversi tappare il naso, esiste di già nella testa della maggioranza degli uomini e delle donne di sinistra ed è anche molto delineata, solo che non c'è alcun politico che si dimostri con la voglia, la capacità e soprattutto l'interesse verso il bene comune, per trasformare questa idea in un movimento serio e concretamente coinvolgente.
Io, come molti, avevo sperato in Vendola, che mi ha dato l'impressione di essere un ottimo leader, capace di sintetizzare le anime della sinistra in una unica visione democratica e intelligente, ma ha perso l'elezione a segretario (e con lui la sua linea di pensiero), in un contesto, il Partito di Rifondazione Comunista, che si è dimostrato ai miei occhi delundente e incapace di incarnare l'idea di sinistra che in molti abbiamo.

Voglio però essere costruttivo in questo discorso oggi: la Sinistra che vorrei dovrebbe rinascere dal basso, coinvolgendo e consultando seriamente tutti i cittadini militanti di sinistra che non sanno più dove militare, per esempio creando un grande movimento tra i bloggers di sinistra (visto che internet rappresenta oggi l'unico spiraglio), capace poi di allargarsi ad altri ambiti.
Una sinistra che deve smetterla di parlare solo ai "vecchi compagni" (con i vecchi metodi), perchè sono i "nuovi" che devono delineare il futuro. Una nuova sinistra (nuova per davvero), che ricominci ad interpellare direttamente gli studenti e i lavoratori, e che inizi ad utilizzare nuovi linguaggi e mezzi comunicativi differenti (INTERNET) da quelli standard (che saranno sempre più controllati), anche poi per rendere più compatibile anche il vecchio elettorato con questi nuovi liberi mezzi di comunicazione e di impegno civile.
Una sinistra con nuovi dirigenti (TUTTI quelli di oggi devono avere la decenza di prendere atto del fallimento e farsi da parte) e nuovi temi: bisogna sì, ovviamente, rinnovare gli aspetti sul sociale e l'ecologismo, ma bisogna iniziare a fare di una priorità il rispetto della legalità, della giustizia, della lotta alla mafia (nel bellissimo programma della SinistraArcobaleno non c'era scritto nulla in proposito, se non le 4 banalità di circostanza) anche in vista di quello che ci aspetta.
Bisogna anche cercare di prendere spunto dalle battaglie di Grillo, (lui, certo, a volte ha modi difficilmente condivisibili) ma evitando di sputarci addosso in toto, guardandone cioè gli aspetti costruttivi, rendendosi conto che molte di queste, a favore dei consumatori, del pluralismo dell'informazione, della libera conoscenza, dello sviluppo sostenibile, contro le caste dei privilegi e il capitalismo malato e ladro, dovrebbero essere alla base di una lotta di sinistra in Italia.

Siete d'accordo con questi miei punti di vista? Confrontiamoci, il tema è fondamentale, e forse stavolta abbiamo voce in capitolo.


PS: Avete notato che non ho preso neanche una volta in considerazione il PD parlando di sinistra? che fatto curioso..mmm...

lunedì 28 luglio 2008

Rido e piango di gusto

Vi consiglio di guardarli tutti:



(ora non c'è più Mario Giordano come direttore, ma con Giorgio Mulè non sono cambiati gli argomenti)

Silvia Vada cavaliere del lavoro! Chiunque voglia rimanere aggiornato sulle imprese giornalistiche di questo telegiornale (ohohoahaha) consiglio il blog http://odiostudioaperto.blogspot.com/

mercoledì 23 luglio 2008

Senza denti

Il Lodo Alfano è legge (qui il testo del ddl).
Rappresenta l'ultimo calcio nei denti della democrazia italiana, che a dire il vero non ha mai sfoggiato un sorriso scintillante, ma che ora si ritrova vergognosamente sdentata.

La Costituzione si ritrova volgarmente violentata da questa legge ordinaria, che è chiaramente ed esplicitamente incostituzionale (art. 3 "la legge è uguale per tutti"); spero solo che venga dichiarata apertamente da chi di dovere questa sua incostituzionalità, senza se e senza ma, e che venga bloccata la legge, come già avvenuto per il Lodo Schifani.

In questa triste giornata però vorrei riproporvi questo video ormai storico, con la protesta di Piero Ricca che oggi mi riempie di una desolazione assoluta.

mercoledì 16 luglio 2008

Voi sapete come finisce 1984 di Orwell?

Oggi, in maniera particolare, voglio esprimere il mio pessimismo, nella sua purezza. Voglio lasciar parlare innanzitutto questo video (che ho trovato sul blog "OdioBerlusconi" trovate il link nel blogroll a destra), che per la sua precisione mi ha lasciato completamente senza parole; potrebbe essere la trama di un film inquietante, elaborato come il "1984" di Orwell, ma è la realtà italiana. E voi sapete come finisce "1984"?

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E poi, a drogare il mio pessimismo, a infierire sulla mio fegato, ci ha pensato la sentenza sul caso della caserma di Bolzaneto (GE), nei giorni del G8 (leggi qui).

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Non c'è più giustizia, né democrazia... E non abbiamo possibilità di far nulla di realmente efficace.

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Voi sapete come finisce "1984" di Orwell?

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lunedì 14 luglio 2008

Brillo!?!




Sono stato insignito del premio "Brillante Weblog 2008" dall'amica Bastian Cuntrari del blog CartaStraccia (che ringrazio infinitamente per tutto, e non solo per questo premio)!


Brillante Weblog è un premio assegnato ai siti e ai blog che risaltano per la loro brillantezza, sia per quanto riguarda i temi che per il design. Lo scopo è quello di promuovere tutti nella blogsfera mondiale.

Ci sono alcune regole fondamentali da osservare tramandando questo premio:

  1. Al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog;
  2. Scegliere, quindi, un minimo di 7 blog che credi siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibire il loro nome e il loro link ed avvisarli che hanno ottenuto il Premio "Brillante Weblog";
  3. (facoltativo) Esibire la foto o il profilo di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog.

Bene, dopo un'accurata selezione, pubblico i link dei 7 blog che ho intenzione di premiare, premettendo però che ogni sito appartenente alla lista "Cittadini, non sudditi" è degno per me di essere premiato, per l'ostinazione e la volontà di rimanere sani nel manicomio italiano, che dimostrano nella loro azione:

  • Agli ordini, padrone!, un blog che leggo sempre davvero molto volentieri, perchè informato e preciso negli interventi, che risultano sempre molto efficaci.
  • Antologia di un paese degradato, un blog che mi piace leggere perchè si rifà all'idea del "ridere è meglio che piangere" (che ad oggi è forse l'unica soluzione), riuscendoci molto bene.

Tutti i blog di questa lista mi sono utili per affinare il pensiero e le mie opinioni riguardo le questioni che riguardano questo devastato paese; In particolare però questi due blog:

  • L'ora zero, blog molto bello, anche perchè talvolta si impegna in alcune inchieste personali che risultano sempre molto interessanti.
  • Cervello collegato, bel blog, soprattutto molto utile per le informazioni che a volte dà nel campo scientifico-medico, sempre troppo oscurato da interessi privati e malainformazione.
  • Il blog di Alessandro Tauro, davvero un ottimo blog, con cui mi trovo particolarmente in sintonia per il modo in cui tratta e riflette sulle questioni di attualità.

Mi spiace per un paio di blog che ho lasciato fuori, ma gli ultimi 2 li ho scelti a sorte su una lista di 4 (gli altri due erano "BlogLogIII" e "PapeSatanAleppe").

mercoledì 9 luglio 2008

Cogito ergo vomito ergo sum



Ho letto un articolo di Antonio Polito, uno che dovrebbe essere di sinistra, e sono corso in bagno a vomitare (ma non come l'altro giorno quando ho sentito Cicchitto dare dei neo-fascisti ai girotondini, lì è stato davvero terribile).

Sono schifato dall'idea che possano esserci opinionisti del genere a fare informazione contro questo governo fascista. Assieme a lui un altro genio, Sansonetti, di "Liberazione", che appena può corre a dire che i problemi del paese non sono certo legati al lodo Alfano o alla legge sulle intercettazioni.


e vi riporto questa frase in particolare, che mi ha incuriosito:

"Se il blocca-processi è un obbrobrio - e lo è - allora perché non riconoscere che il lodo Alfano non lo è, è una norma discutibile, cui è legittimò opporsi con vigore se lo si ritiene, e che è stata forzata d'urgenza nei procedimenti parlamentari, ma che ha il merito, una volta approvata, di eliminare la blocca-processi? Veltroni dice che se cade quella norma è un suo successo; ma allora non può tirarsi fuori dalla mediazione politica necessaria per farla cadere"

Ma come fa a dire, uno che si dichiara "democratico", una cosa del genere?

Non mi sforzo neanche di spiegare questa mia indignazione perchè mi sembra già abbastanza palese che sia un'affermazione ridicola. Mi fa pensare seriamente che sia un'infiltrato del PDL.
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martedì 8 luglio 2008

Verità e Giustizia per Riccardo Rasman





Mani e piedi legati. Nonostante fosse immobilizzato, «esercitavano sul tronco, sia salendogli insieme o alternativamente sulla schiena, sia premendo con le ginocchia, un'eccessiva pressione che ne riduceva gravemente le capacità respiratorie». Poi, «nonostante fosse ammanettato, continuavano a tenerlo in posizione prona per diversi minuti». È così che, secondo la procura di Trieste, quattro poliziotti della Volante hanno provocato la morte di Riccardo Rasman, 34 anni, una pensione da invalido per atti di nonnismo subiti durante il servizio militare, e un monolocale in affitto dove non ha mai dormito. Un ragazzo figlio di operai, e una sorella, Giuliana, che un giorno gli promise che nessuno gli avrebbe più fatto del male. Il 27 ottobre 2006 quando gli agenti, allertati da un vicino di casa, fanno irruzione in casa sua. Nasce una colluttazione, mai negata dai poliziotti, ma giustificata «dall'intento di difendersi dalla reazione inconsulta di Rasman e nella convinzione di trovarsi nell'esercizio di un dovere». Dopo quasi due anni di indagini e un'iniziale istanza di archiviazione, ora il caso Rasman sembra avviarsi verso il processo: qualche giorno fa il pm Pietro Montrone ha notificato ai quattro indagati l'avviso di conclusione dell'inchiesta, preludendo a una richiesta di rinvio a giudizio. La fine di Riccardo ricorda la tragedia di Federico Aldrovandi, lo studente morto a 18 anni il 25 settembre 2005 dopo un intervento di polizia. «Asfissia da posizione» la causa di morte per entrambi. All'alba del 25 settembre di tre anni fa Federico urla e tira calci a vuoto quando una signora avverte il 113. Dopo l'intervento di una volante, muore ammanettato con la faccia sull'asfalto. Il 27 ottobre del 2006 Riccardo Rasman, una volta aspirante meccanico, ridotto a invalido dopo sette mesi in Aeronautica, tira petardi dal balcone perché è felice: ha trovato lavoro come netturbino. Gli agenti sfondano la porta, Riccardo reagisce. Nessuno aspetta di sapere se per caso ha qualche problema psichico. Quando si appura che è in cura in un centro di salute mentale, è già troppo tardi: dopo botte, manette e rantolii, Riccardo smette di respirare, forse terrorizzato anche dalle uniformi. In cucina un biglietto, scritto prima dell'irruzione: «Mi sono calmato, per favore non fatemi del male».
Verità e Giustizia per Riccardo e Federico.

dal Blog: LanciaIlSasso

C'è una petizione on-line che invita a far luce su questa vicenda e a chiedere giustizia per la morte di Riccardo: http://www.ipetitions.com/petition/riccardorasman/

leggetela, e se vi trovate d'accordo, firmatela.

lunedì 7 luglio 2008

Contro ogni occasione persa



Questa di domani rappresenta la prima occasione in cui manifestare il proprio dissenso contro le prime leggi-vergogna di questo governo, completamente fuori da ogni logica democratica.

Io non potrò essere a Roma purtroppo, ma cercherò comunque di partecipare alla manifestazione parallela di Genova, perchè la causa è davvero importante.

Per quanti non potranno partecipare fisicamente alla manifestazione a Roma, ma vogliono comunque esprimere la loro partecipazione, anche se solo in via virtuale, è stato promosso un'appello da firmare: http://www.firmiamo.it/virtualmenteinpiazzaaroma8luglio

venerdì 4 luglio 2008

"Vi toglieremo l'ICI, al costo di ridurvi sul lastrico"



Se la manovra economica varata dal governo il 25 giugno scorso dovesse passare così come proposta dall'esecutivo, il sistema universitario cadrebbe in una crisi economica ancor più profonda, che porterà ad un aumento vertiginoso delle tasse universitarie (fino al 20%).
[proprio quando arrivo io! che bello]


Per tutte le informazioni leggere attentamente QUESTO ARTICOLO.



E' una manovra parecchio sbilanciata, come dimostrano anche le possibili e pericolose carenze sul piano dell'aiuto sociale, nei confronti soprattutto dei disabili.


Però hanno tolto l'ICI, proprio a tutti.

giovedì 3 luglio 2008

Ingrid è libera


Questo blog è in festa per la liberazione di Ingrid Betancourt.

martedì 1 luglio 2008

Democrazia canaglia


Sul mio libro di storia c'è scritto:

"I decreti legge sono atti aventi forza di legge emanati direttamente del governo esautorando provvisoriamente la funzione legislativa del Parlamento. Nei sistemi democratici possono essere utilizzati in casi di emergenza o allo scopo di accellerare un iter. Devono poi essere convertiti in legge dal Parlamento entro sessanta giorni, come dettato dalla nostra Costituzione. E' chiaro che l'abuso della decretazione può (non necessariamente) costituire un segnale di riduzione degli spazi della democrazia, in quanto si può configurare come una limitazione delle funzioni del Parlamento e un aumento dei poteri dell'esecutivo".

E anche:
"Fin dal dicembre del 1922, l'esecutivo fascista, attraverso il ricorso molto frequente ai decreti legge, esautorò progressivamente il Parlamento dai suoi compiti legislativi."



Oggi Berlusconi ha dichiarato che ci sono le condizioni d'urgenza per procedere con un decreto legge, invece che con un ddl (già presentato), per la legge sulle intercettazioni.

A prescindere dalle "argomentazioni" presentate per giustificare questo cambio di rotta, è significativo notare quanto le Camere siano già ingombre di decreti, tanto che ultimamente lo stesso Napolitano si è espresso in un appello affinchè si limiti l'uso, ormai eccessivo, appunto della decretazione.
Ed è interessante vedere anche quanto Fini e Schifani restino nel più profondo silenzio, quasi che il regolare funzionamento delle due assemblee non sia questione che riguardi prima di tutto loro.

E' ormai chiaro che questa sulle intercettazioni è una legge volta a salvaguardare ulteriormente gli interessi del premier, ed in tal senso si deve procedere velocemente, scavalcando il Parlamento, dove magari qualche colpo di testa della Lega potrebbe rallentare troppo le cose, col rischio che magari, nel frattempo, vengano alla luce altri brillanti dialoghi Berlusconi-Saccà.


Democrazia democrazia canaglia.


mercoledì 25 giugno 2008

Chi ha convinzioni è più forte di chi ha solo convenienze






Vorrei ringraziare, per la loro esistenza, per la loro mobilitazione, tutte le persone che erano presenti a quella manifestazione, e a quelle che ci sarebbero volute essere.
Io sono di Spezia, e non ho avuto modo di raggiungervi, ma condivido appieno con voi l'indignazione e la convinzione di essere individui "pericolosamente sani in questo manicomio" che è la democrazia italiana.
Grazie a tutti voi che mi fate ancora sperare.

Post scriptum:

Vorrei festeggiare, colmo di giubilo, gli otto anni delle dichiarazioni di Fedele Confalonieri a "Repubblica" nel 25 giugno 2000. Ormai si dice siano un'entità leggendaria, rinnegate dal senso di sacrificio verso il bene comune (più che mai sottolineato in questi giorni) del nostro buon presidente. (grazie al blog "carta straccia", trovate il link a destra)




martedì 24 giugno 2008

La Maggioranza

...fosse solo la bistecca.

mi spiace che il blog in questi giorni sia un po' fermo, ma sono sotto esame ancora fino a lunedì :-)

martedì 17 giugno 2008

Un cordiale fanculo



Sono incazzato.

Questo è fascismo, non so che altra parola usare. Chi ritiene questa espressione esagerata non conosce i principi della democrazia, perchè se li conoscesse saprebbe che ciò che si sta verificando è esattamente l'antitesi della democrazia, il fascismo appunto.

Dopo l'ennesimo scandalo su rete4, l'esercito per la "sicurezza", la legge vergogna sulle intercettazioni, arriviamo al "lodo Schifani-bis":




Non ho nè tempo nè voglia per argomentare (anche perchè sono sotto esame di maturità e devo andare a studiare); volevo solo esprimere la mia indignazione attraverso il solo strumento che ho.

Mi fa sempre più schifo vivere in questo paese, e provo sincera vergogna per chiunque abbia votato superficialmente, da incosciente, affidandoci nelle mani di questo abilissimo e vomitevole manipolatore. A fanculo lui e chi l'ha votato.


E infine vorrei mandare cordialmente a fanculo anche il capo dell'opposizione. Lui e le sue dichiarazioni da invertebrato "eh ma se fa così potremmo anche lontanamente pensare di rompere il clima di dialogo"... il dialogo ficcatelo nel... ci sarà il peso della storia a gravarti sulla testa, caro Uolter.


(perdonate il linguaggio, ma sono nel pieno della reazione nervosa, nell'irrazionalità più cieca)

sabato 14 giugno 2008

Impregilo!


Impregilo è una multinazionale, e attualmente il principale gruppo italiano, nei settori delle costruzioni e dell'ingegneria e leader nella realizzazione di infrastrutture per il trasporto (costruzioni ferroviarie), per il ciclo di trattamento delle acque reflue e dissalatori e nelle opere per l'ambiente (Ingegneria per l'ambiente e il territorio).
[Fa praticamente tutto.]

All'estero, in particolare nei paesi dell'America Latina e dell'Africa, Impregilo in qualità di capogruppo è stata coinvolta e citata in giudizio rispetto a reati riguardanti l'ambiente e la salute delle popolazioni locali in cui le "grandi opere" venivano edificate. Si nota una certa tendenza a evadere le norme minime del rispetto ambientale e dei diritti umani, sia quelli delle popolazioni interessate dalle "grandi opere" sia i diritti dei lavoratori delle ditte del gruppo Impregilo.
[Bello. E in Italia...?]

Nell'ottobre 2005 Impregilo, a capogruppo di una cordata di aziende internazionali, si aggiudica la gara internazionale per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, battendo alla fine l'ultima cordata concorrente, guidata dalla capogruppo Astaldi. L'offerta finale risultò essere di 3,88 miliardi di euro. Il progetto considerava un tempo di realizzazione di 70 mesi (6 anni).
[...ma prima...]
Nell'anno 2000 la Fibe (sigla ottenuta dai nomi delle imprese Fisia, Impregilo, Babcock (azienda), Evo Oberrhausen) si aggiudica l'appalto statale per l'intero ciclo di raccolta e smaltimento industriale dei rifiuti (attraverso anche gli inceneritori) della regione Campania (Fibe e Fibe Campania sono aziende del Gruppo Fisia, a sua volta controllata al 100% da Impregilo). Le gare d'appalto inizialmente erano due, una per la provincia di Napoli ed una per il resto della Campania, e l'offerta più vantaggiosa sembrava essere quella del gruppo Enel, che ad esempio per la costruzione dell'inceneritore di Acerra, proponeva un valore tecnico dell'impianto doppio rispetto a quello proposto da Impregilo (8,6 su 10 vs. al 4,2 di Impregilo), e un merito tecnico di impresa di 8,6 (sempre su 10), contro 7,4; i soli dati a favore di Impregilo erano un prezzo al chilo minore, di circa 83 lire vs. le 110 lire proposte da Enel, e un tempo di realizzazione dell'impianto di 300 giorni contro i 395 di Enel. [L'idea di un paese civile sarebbe dovuta essere quella di scegliere chi tecnicamente era in grado di smaltire in maniera più pulita i rifiuti, per la salute dei cittadini, ma....] Entrambe le gare d'appalto furono vinte da Impregilo [mmh, "strano"!]. L'impianto promesso ad oggi non è ancora concluso e la raccolta è complicata per non dire insufficiente.
Secondo gli accordi iniziali se i tempi non fossero stati rispettati la pena sarebbe stato lo smaltimento a proprie spese presso terzi; ma [guarda un po'] nel 2001 lo Stato ha varato un' altra emergenza e ha eliminato questa clausola che avrebbe fatto perdere moltissimo denaro all'Impregilo. Intanto la magistratura ha aperto un'inchiesta che, nel Maggio 2008, ha portato all'arresto di 25 persone, fra cui Massimo Malvagna, amministratore delegato di FIBE S.p.A., con varie accuse connesse al traffico dei rifiuti; ha inoltre istituito un processo al tribunale di Napoli per truffa ai danni della Regione Campania, che per ora ha stabilito il congelamento dei conti correnti italiani del gruppo Impregilo, per un valore di 750 milioni di euro.
fonti: Wikipedia, Annozero e Repubblica
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Impregilo è uno degli esempi del capitalismo più contraddittorio e odioso, i cui interessi hanno trovato e trovano evidenti sbocchi in questa politica corrotta, e che si applicano perfettamente in linea agli interessi locali (e non) della criminalità organizzata.

mercoledì 11 giugno 2008

Fuori di testa


Guantanamo: due terzi dei detenuti rischiano problemi mentali, sostiene Hrw
(peacereporter.net)
Detenuti senza un'accusa, senza un processo in vista, subendo abusi fisici e psicologici. Le condizioni nelle quali vengono tenuti prigionieri i “nemici combattenti” di Guantanamo sono state descritte nel dettaglio per sei anni, da quando il campo di detenzione nella base statunitense a Cuba ha iniziato ad accogliere presunti terroristi islamici. Ma ora, grazie a un nuovo rapporto di Human Rights Watch, emerge anche che oltre due terzi dei detenuti di Guantanamo sono a serio rischio di problemi mentali, perché tenuti prigionieri in condizioni disumane.


Conosco le giustificazioni degli USA di fronte all'esistenza del carcere di Guantanamo (l'idea per cui per i terroristi non valga la convenzione di Ginevra, in quanto non legittimabili come prigionieri di guerra, in quella che non è una guerra tra nemici sullo stesso piano) e già sono abbastanza assurde, ma ora siamo ben oltre ogni limite tollerabile.
Sono sempre più schifato dalla costante bipolarità statunitense, è ora che l'ONU alzi seriamente la voce ponendo questo problema formalmente urgentissimo e ideologicamente devastante immediatamente agli occhi di quello che sarà il nuovo presidente (sperando sia meglio di quel decerebrato che ha governato il mondo negli ultimi 8 anni).

sabato 7 giugno 2008

inGiustizia che funziona

BERLUSCONI: A PROSSIMO CDM DIVIETO INTERCETTAZIONI. PENA 5 ANNI CARCERE
(ASCA) - Santa Margherita Ligure, 7 giu - ''C'e' una cosa lesiva del nostro diritto di liberta' e della privacy. Nel prossimo consiglio dei ministri, quindi, della prossima settimana, introdurremo il divieto assoluto di intercettazioni telefoniche''. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi spiegando che la misura non riguardera' le indagini ''di mafia, camorra e 'ndrangheta''. Il Premier ha poi annunciato che la sanzione sara' di ''5 anni di carcere per chi ordinera' intercettazioni, a chi le eseguira' e propinera' e sanzioni importanti agli editori che le pubblicheranno''.


Se volete sapere perchè Berlusconi ha paura delle intercettazioni cliccate qua: http://it.youtube.com/results?search_query=berlusconi+intercettazione&search_type=

Ogni volta che parlo con una persona che difende questa posizione sulle intercettazioni io comincio con l'elenco di casi famosi che senza quello strumento non sarebbero mai emersi.
Oggi me lo risparmierò, perchè credo che tutto ciò sia eclatante: le intercettazioni sono il solo strumento che funziona nelle indagini di una giustizia sempre più immobile e malata.
Se non c'è giustizia non c'è neanche sicurezza. Che la smettano quindi di parlare di sicurezza, andando a trattare i poveracci e le ragazzine buttate per strada come bestie.
Le prostitute sono state definite come "lesive della morale" da un esponente della maggioranza, che ha introdotto questo intelligente emendamento nel disegno di legge.

Sentire parlare uno del PDL di "morale" è stato quasi come vedere Schifani all'anniversario della morte di Falcone il mese scorso, o Dell'Utri che parla di antimafia, o Berlusconi che parla della cordata di Alitalia... e l'elenco potrebbe non finire mai...

Post scriptum: anche se non c'entra niente con l'argomento del post...
Firmate la Petizione per chiedere a Ferrero (il più ricco imprenditore italiano, proprietario della Kinder, Nutella etc...) di non utilizzare più per i propri prodotti olio di palma che provenga dalla deforestazione e sostenere la moratoria sulla conversione delle foreste indonesiane. E' un' azione importante davvero, mi raccomando. Questo è il link: http://www.greenpeace.it/nutellasalvalaforesta/cyberazione.php

martedì 27 maggio 2008

L'Italia che cambia

Ho apprezzato davvero molto questo intervento. Mi informerò, partendo dal verificare ed approfondire le questioni che Travaglio ha opposto a quelle dei maggiori media nazionali.

La sola cosa che mi preme dire è di cercare vie nuove d'informazione anche all'interno della tv stessa, senza fare di tutta l'erba un fascio: è stata ad esempio una piacevole sorpresa il programma "Exit" di Ilaria D'Amico su la7, e invito chiunque ne abbia la possibilità, di seguire alla mattina Rai News 24 (anche su Rai3) nell'ora dalle 7 alle 8. A parer mio due ottimi esempi di fare informazione.

giovedì 22 maggio 2008

Censura legale... ora agiamo!



informatevi qui in alto a destra. firmate la petizione e diffondete il banner:


questo è il codice html:

(a href="http://www.ipetitions.com/petition/Controlacensuralegale01/" target="_blank" title="Petizione")(img src="http://img176.imageshack.us/img176/4286/petizionecensuralegale0fc6.png"/)(/a)

al posto delle ( ) mettete le < >

domenica 18 maggio 2008

No comment



"La logica del prossimo piano Rai, dal punto di vista dei vertici, è chiara: basta con la sovrapposizione dei generi nelle stesse fasce orarie. Per spiegarci: se c’è Vespa su Raiuno, perché proporre anche «Primo Piano» su Raitre?" da corriere.it

Cos'è? una domanda retorica?
Per una volta i commenti li lascio solo a voi, io ne avrei anche troppi, ma contengono troppe parolacce e troppi paroloni.

martedì 13 maggio 2008

Censura legale (so che è un po' lungo, ma è davvero importante che lo leggiate)



di Paolo Barnard


Cari amici e amiche impegnati a dare una pennellata di decenza al nostro Paese, eccovi una forma di censura nell'informazione di cui non si parla mai. E' la peggiore, poiché non proviene frontalmente dal Sistema, ma prende il giornalista alle spalle. Il risultato è che, avvolti dal silenzio e privi dell'appoggio dell'indignazione pubblica, non ci si può difendere. Questa censura sta di fatto paralizzando l'opera di denuncia dei misfatti sia italiani che internazionali da parte di tanti giornalisti 'fuori dal coro'.

Si tratta, in sintesi, dell'abbandono in cui i nostri editori spesso ci gettano al primo insorgere di contenziosi legali derivanti delle nostre inchieste 'scomode'. Come funziona e quanto sia pericoloso questo fenomeno per la libertà d'informazione ve lo illustro citando il mio caso.

Si tratta di un fenomeno dalle ampie e gravissime implicazioni per la società civile italiana, per cui vi prego di leggere fino in fondo il breve racconto.

Per la trasmissione Report di Milena Gabanelli, cui ho lavorato dando tutto me stesso fin dal primo minuto della sua messa in onda nel 1994, feci fra le altre un'inchiesta contro la criminosa pratica del comparaggio farmaceutico, trasmessa l'11/10/2001 ("Little Pharma & Big Pharma"). Col comparaggio (reato da art.170 leggi pubblica sicurezza) alcune case farmaceutiche tentano di corrompere i medici con regali e congressi di lusso in posti esotici per ottenere maggiori prescrizioni dei loro farmaci, e questo avviene ovviamente con gravissime ripercussioni sulla comunità (il prof. Silvio Garattini ha dichiarato: "Dal 30 al 50% di medicine prescritte non necessarie") e spesso anche sulla nostra salute (uno dei tanti esempi è il farmaco Vioxx, prescritto a man bassa e a cui sono stati attribuiti da 35 a 55.000 morti nei soli USA).

L'inchiesta fu giudicata talmente essenziale per il pubblico interesse che la RAI la replicò il 15/2/2003.

Per quella inchiesta io, la RAI e Milena Gabanelli fummo citati in giudizio il 16/11/2004 (1) da un informatore farmaceutico che si ritenne danneggiato dalle rivelazioni da noi fatte. Il lavoro era stato accuratamente visionato da uno dei più alti avvocati della RAI prima della messa in onda, il quale aveva dato il suo pieno benestare. Ok, siamo nei guai e trascinati in tribunale. Per 10 anni Milena Gabanelli mi aveva assicurato che in questi casi io (come gli altri redattori) sarei stato difeso dalla RAI, e dunque di non preoccuparmi (2). La natura dirompente delle nostre inchieste giustificava la mia preoccupazione. Mi fidai, e per anni non mi risparmiai nei rischi.

All'atto di citazione in giudizio, la RAI e Milena Gabanelli mi abbandonano al mio destino. Non sarò affatto difeso, mi dovrò arrangiare. La Gabanelli sarà invece ampiamente difesa da uno degli studi legali più prestigiosi di Roma, lo stesso che difende la RAI in questa controversia legale. (3) Ma non solo. La linea difensiva dell'azienda di viale Mazzini e di Milena Gabanelli sarà di chiedere ai giudici di imputare a me, e solo a me (sic), ogni eventuale misfatto, e perciò ogni eventuale risarcimento in caso di sentenza avversa. (4)

E questo per un'inchiesta di pubblico interesse da loro (RAI-Gabanelli) voluta, approvata, trasmessa e replicata.**(la RAI può tecnicamente fare questo in virtù di una clausola contenuta nei contratti che noi collaboratori siamo costretti a firmare per poter lavorare, la clausola cosiddetta di manleva (5), dove è sancita la sollevazione dell'editore da qualsiasi responsabilità legale che gli possa venir contestata a causa di un nostro lavoro. Noi giornalisti non abbiamo scelta, dobbiamo firmarla pena la perdita del lavoro commissionatoci, ma come ho già detto l'accordo con Milena Gabanelli era moralmente ben altro, né è moralmente giusificabile l'operato della RAI in questi casi).

Sono sconcertato. Ma come? Lavoro per RAI e Report per 10 anni, sono anima e corpo con l'impresa della Gabanelli, faccio in questo caso un'inchiesta che la RAI stessa esibisce come esemplare, e ora nel momento del bisogno mi voltano le spalle con assoluta indifferenza. E non solo: lavorano compatti contro di me.

La prospettiva di dover sostenere spese legali per anni, e se condannato di dover pagare cifre a quattro o cinque zeri in risarcimenti, mi è angosciante, poiché non sono facoltoso e rischio perdite che non mi posso permettere.

Ma al peggio non c'è limite. Il 18 ottobre 2005 ricevo una raccomandata. La apro. E' un atto di costituzione in mora della RAI contro di me. Significa che la RAI si rifarà su di me nel caso perdessimo la causa. Recita il testo: "La presente pertanto vale come formale costituzione in mora del dott. Paolo Barnard per tutto quanto la RAI s.p.a. dovesse pagare in conseguenza dell'eventuale accoglimento della domada posta dal dott. Xxxx (colui che ci citò in giudizio, nda) nei confronti della RAI medesima".(6)

Nel leggere quella raccomandata provai un dolore denso, nell'incredulità.

Interpello Milena Gabanelli, che si dichiara estranea alla cosa. La sollecito a intervenire presso la RAI, e magari anche pubblicamente, contro questa vicenda. Dopo poche settimane e messa di fronte all'evidenza, la Gabanelli tenta di rassicurarmi dicendo che "la rivalsa che ti era stata fatta (dalla RAI contro di me, nda) è stata lasciata morire in giudizio... è una lettera extragiudiziale dovuta, ma che sarà lasciata morire nel giudizio in corso... Finirà tutto in nulla."(7)

Non sarà così, e non è così oggi: giuridicamente parlando, quell'atto di costituzione in mora è ancora valido, eccome. Non solo, Milena Gabanelli non ha mai preso posizione pubblicamente contro quell'atto, né si è mai dissociata dalla linea di difesa della RAI che è interamente contro di me, come sopra descritto, e come dimostrano gli ultimi atti del processo in corso.(8)

Non mi dilungo. All'epoca di questi fatti avevo appena lasciato Report, da allora ho lasciato anche la RAI. Non ci sarà mai più un'inchiesta da me firmata sull'emittente di Stato, e non mi fido più di alcun editore. Non mi posso permette di perdere l'unica casa che posseggo o di vedere il mio incerto reddito di freelance decimato dalle spese legali, poiché abbandonato a me stesso da coloro che si fregiavano delle mie inchieste 'coraggiose'. Questa non è una mia mancanza di coraggio, è realismo e senso di responsabilità nei confronti soprattutto dei miei cari.

Così la mia voce d'inchiesta è stata messa a tacere.

E qui vengo al punto cruciale: siamo già in tanti colleghi abbandonati e zittiti in questo modo.

Ecco come funziona la vera "scomparsa dei fatti", quella che voi non conoscete, oggi diffusissima, quella dove per mettere a tacere si usano, invece degli 'editti bulgari', i tribunali in una collusione di fatto con i comportamenti di coloro di cui ti fidavi; comportamenti tecnicamente ineccepibili, ma moralmente assai meno.

Questa è censura contro la tenacia e il coraggio dei pochi giornalisti ancora disposti a dire il vero, operata da parte di chiunque venga colto nel malaffare, attuata da costoro per mezzo delle minacce legali e di fatto permessa dal comportamento degli editori.

Gli editori devono difendere i loro giornalisti che rischiano per il pubblico interesse, e devono impegnarsi a togliere le clausole di manleva dai contratti che, lo ribadisco, siamo obbligati a firmare per poter lavorare.

Infatti oggi in Italia sono gli avvocati dei gaglioffi, e gli uffici affari legali dei media, che di fatto decidono quello che voi verrete a sapere, giocando sulla giusta paura di tanti giornalisti che rischiano di rovinare le proprie famiglie se raccontano la verità. Questo bavaglio ha e avrà sempre più un potere paralizzante sulla denuncia dei misfatti italiani a mezzo stampa o tv, di molto superiore a quello di qualsiasi politico o servo del Sistema.


Posso solo chiedervi di diffondere con tutta l'energia possibile questa realtà, via mailing lists, siti, blogs, parlandone. Ma ancor più accorato è il mio appello affinché voi non la sottovalutiate.

In ultimo. E' assai probabile che verrò querelato dalla RAI e dalla signora Gabanelli per questo mio grido d'allarme, e ciò non sarà piacevole per me. Hanno imbavagliato la mia libertà professionale, ma non imbavaglieranno mai la mia coscienza, perché quello che sto facendo in queste righe è dire la verità per il bene di tutti. Spero solo che serva.

Grazie di avermi letto.


Paolo Barnard dpbarnard@libero.it


Note:1) Tribunale civile di Roma, Atto di citazione, 31095, Roma 10/11/2004.2) Fatto su cui ho più di un testimone pronto a confermarlo.3) Nel volume "Le inchieste di Report" (Rizzoli BUR, 2006) Milena Gabanelli eroicamente afferma: "...alle nostre spalle non c'è un'azienda che ci tuteli dalle cause civili". Prendo atto che il prestigioso studio legale del Prof. Avv. Andrea Di Porto, Ordinario nell'Università di Roma La Sapienza, difende in questo dibattimento sia la RAI che Milena Gabanelli. Ma non me.4) Tribunale Ordinario di Roma, Sezione I Civile-G.U. dott. Rizzo- R.G.N. 83757/2004, Roma 30/6/2005: "Per tutto quanto argomentato la RAi-Radiotelevisione Italiana S.p.a. e la dott.ssa Milena Gabanelli chiedono che l'Illustrissimo Tribunale adìto voglia:...porre a carico del dott. Paolo Barnard ogni conseguenza risarcitoria...".5) Un esempio di questa clausola tratto da un mio contratto con la RAI: "Lei in qualità di avente diritto... esonera la RAI da ogni responsabilità al riguardo obbligandosi altresì a tenerci indenni da tutti gli oneri di qualsivoglia natura a noi eventualmente derivanti in ragione del presente accordo, con particolare riferimento a quelli di natura legale o giudiziaria".6) Raccomandata AR n. 12737143222-9, atto di costituzione in mora dallo Studio Legale Di Porto per conto della RAI contro Paolo Barnard, Roma, 3/10/2005.7) Email da Milena Gabanelli a Paolo Barnard, 15/11/2005, 09:39:188) Tribunale Civile di Roma, Sezione Prima, Sentenza 10784 n. 5876 Cronologico, 18/5/2007: "la parte convenuta RAI-Gabanelli insisteva anche nelle richieste di cui alle note del 30/6/2005...". (si veda nota 4)"

domenica 11 maggio 2008

Travaglio sì, Travaglio no

Ieri sera a "Che tempo che fa" ho sentito l'intervista di Fabio Fazio a Marco Travaglio.



Chi ha letto qualche suo libro sa bene che Marco è un giornalista scrupoloso e preciso. Non credo sia un "diffamatore", perchè nei suoi libri ogni accusa è accompagnata da argomentazioni solide (e non potrebbe essere altrimenti, vista la gravità delle cose che dice). In questo senso è l'ideale del giornalista di cui si ha bisogno oggi in Italia.
Nel momento in cui va in televisione, assume indubbiamente una teatralità coinvolgente, che non so, non conoscendolo, quanto sia spontanea del suo carattere o quanto sia voluta. E' un modo di fare cha ha lati sia positivi che negativi: sicuramente con questo atteggiamento raggiunge fette di pubblico molto estese, anche molti di quelli che solitamente non stanno davanti alla tv a sentir parlare di giustizia, legalità, politica, economia, ecc..
Questa è sicuramente una cosa buona, ma implica anche una considerazione non molto piacevole, per cui solamente chi assume un certo tipo di atteggiamento (teatralità di tutti i tipi) riesce a fare un'informazione efficace. Questo è un prendere atto ulteriore della situazione tragica del livello culturale dei media italiani, che invece di educare ed informare normalmente, si trovano a doversi adeguare ai gusti di un pubblico ormai attratto solo da ciò che fa spettacolo.

A parte questo discorso, che potrebbe avere mille strade d'approfondimento, secondo me ieri sera Travaglio ha sbagliato. Ha sbagliato perchè, solitamente, quando fa qualche battuta, nel contesto del suo monologo, essa è accompagnata da serie e precise argomentazioni, come nei suoi libri (e questo, senza rompere troppo le palle, è divertente ed utile); ma ieri sera, l'aver posto Schifani (che anche secondo me rappresenta l'antitesi dell'uomo degno di stima) poco al di sopra delle muffe è apparso nel contesto fuori luogo e sinceramente un eccesso di questa sua teatralità, perchè inoltre è stata una battuta accompagnata solo dopo, peraltro superficialmente, da qualche argomentazione sulle conoscenze mafiose di Schifani.
Ieri sera proprio il tempo a disposizione di Travaglio era insufficiente per il modo di fare che lui ha di solito nel contesto di Annozero, e quindi avrebbe dovuto avere un atteggiamento diverso.
Se io fossi stato uno che ieri sera sentiva parlare per la prima volta Travaglio, avrei sicuramente preso una posizione netta nei suoi riguardi: o l'avrei odiato, proprio per qualche sua esternazione fuori luogo, o mi avrebbe ammaliato per questo suo modo così inusuale.
Non è di questo di cui abbiamo bisogno oggi. In questo circo mediatico imbarazzante e superficiale servono voci autorevoli e professionali. Va bene il modo di Travaglio, a patto che non esageri. Credo sia alla lunga controproducente, sul piano culturale, attaccare il degrado dell'informazione sfruttando le stesse armi che lo causano.
Questo lungo e incasinato discorso però è solo un'avvertenza in vista del futuro, perchè in fondo è la prima volta che, secondo me, ha esagerato.

Post scriptum:
Io sinceramente avrei pensato che la polemica scaturisse dalla battuta della muffa...
Invece è scaturita dalla notizia dei rapporti mafiosi che ha avuto Schifani... e questo mi fa schifo. Schifo per questa informazione. Schifo per chiunque abbia dato solidarieta a Schifani perchè è un colluso con la mafia.

giovedì 8 maggio 2008

La mafia è una montagna di merda


Il 9 maggio 2008 è il trentennale della morte di Peppino Impastato, una delle più importanti personalità nella storia della lotta alla mafia.

La sua storia sbalordisce per la caparbietà e l'indipendenza spirituale che Peppino ha dimostrato nel corso della sua vita; l'ideale del cittadino libero e consapevole ai miei occhi si è sempre incarnato nel suo impegno.


Per chi non conosca la sua storia vale la pena vedere il film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana, o fare un passo sul sito: http://www.peppinoimpastato.com/

Una sinistra moderna, quella che in molti auspichiamo, dovrebbe pensare a nuovi modelli di riferimento, e io penso che Peppino sia esattamente la sintesi perfetta tra lotta per rivendicazioni sociali e lotta per la legalità. La sinistra deve riprendere a parlare di lotta alla mafia.

domenica 4 maggio 2008

Un sorriso lungo un anno


Comicomix vara una nuova iniziativa per sostenere la Lotta al Neuroblastoma (un tumore dell'infanzia che rappresenta la prima causa di morte in età pediatrica). L'iniziativa si chiama "Un sorriso lungo un anno", ed è rivolta a tutti i bloggers e in generale agli amici del web. Si tratta di fare un post dedicato al tema del sorriso. Non il sorriso da cartolina, quello falso o di cortesia, ma come forma di relazione, il sorriso che è sostenere senza odio le proprie idee, ma con la disponibilità ad ascoltare (e, se possibile) capire le ragioni degli altri. Basta scrivere il post, segnalarlo a questa mail: alex@comicomix.com indicando il titolo del post e l'indirizzo del blog. Per ogni post segnalato, Comicomix donerà 2 euro alla Fondazione per la lotta al neuroblastoma. Non dovrai fare altro! Se ti interessa, basta cliccare sul link e ti verrà spiegato cosa puoi fare: http://www.comicomix.com/Sorriso_per_un_anno.asp


Funziona così: Raccontate nella forma che preferite (scritto, audio, video, grafica..) 6 "cose" che vi fanno sorridere.


ecco le mie:
  1. cantare assieme ad altre persone
  2. sentire di non esser solo nelle battaglie per la legalità, per la democrazia per un paese più giusto...
  3. ascoltare la canzone giusta al momento giusto
  4. contemplare un sorriso contagioso
  5. guardare un film che mi rispecchia pienamente
  6. provare e/o assistere alla semplicità dei sentimenti

P.S.

fate un salto su questo link http://lorazero.blogspot.com/2008/05/il-presunto-libro-dei-desideri.html , in cui, grazie all'ottimo lavoro di Davide, si iniziano a delineare meglio le ombre già pesantemente presenti sulle elezioni regionali in Sicilia, che hanno visto il trionfo di Raffaele Lombardo.

sabato 3 maggio 2008

Silenzio!

Petruccioli, presidente del cda Rai ed ex (vergognoso) presidente di vigilanza durante i casi Luttazzi-Biagi-Santoro, si è ieri espresso in maniera fin troppo chiara sul nuovo "caso Santoro":



E' nel diritto di cronaca di ogni buon giornalista riportare le dichiarazioni di un personaggio politico così ampiamente seguito come Beppe Grillo.
Che queste siano o meno diffamatorie si stabilisce in ambiti diversi da quello televisivo.
Ma nel momento in cui è consentito sulle reti nazionali all'ex ministro Calderoli di mostrare la sua maglietta con le vignette, a Bossi di parlare di fucili e rivolte armate senza alcun problema, a maggior ragione dev'esser data possibilità ad una persona come Beppe Grillo di fare le sue dichiarazioni, a prescindere dalla loro condivisibilità.
Riguardo le dichiarazioni incriminate io credo che su Veronesi si sia semplicemente data un'informazione che era corretto dare, cioè che la fondazione di Veronesi è finanziata da certe aziende quali Eni, Enel, la maggiore società costruttrice di inceneritori in Europa etc... Poi le conclusioni tratte da Grillo (a parer mio ben condivisibili) riguardo una possibile malafede nelle dichiarazioni di Veronesi sugli inceneritori, sono personali, e come tali al limite ne risponderà Grillo nelle sedi giudiziarie appropriate.
Sul capo dello stato credo personalmente che Grillo sbagli, ma la sola cosa che è stata tramessa da Annozero riguardava una critica sugli "auspici di Napolitano dopo ogni morte sul lavoro". Non mi pare effettivamente un'insulto indecente.

E' chiaro che si sta cercando un pretesto per giustificare la certa chiusura di Annozero nella prossima stagione televisiva.

Secondo me poi il problema reale è scaturito da altre dichiarazioni di Grillo, ben più pesanti di quelle riportate dai telegiornali: nel video sotto riporto il pezzo di trasmissione in cui Grillo dà delle informazioni precise riguardo alcune azioni illecite da parte di nomi grossi dell'economia e della finanza.

Annozero è una trasmissione scomoda perchè, che lo faccia bene o male, porta ad una fetta ampia di pubblico questioni note solo a pochi, perchè ad esempio è la sola che ha trattato in maniera approfondita la questione Telecom. Non ci dev'essere informazione su questi fatti, assolutamente, è come per le mafie, hanno bisogno del silenzio. Annozero è una trasmissione scomoda sia per la politica che per i grandi potentati economici, che poi sono quelli che influenzano e controllano la politica.

giovedì 1 maggio 2008

Lavoro

Buon Primo Maggio a tutti i lavoratori...
E anche a tutti coloro che non lo possono più festeggiare, che a loro sia rivolto tutto il nostro pensiero, sperando che cambino le cose.

Quello delle cosiddette "morti bianche" è un tema che mi coinvolge e mi sconvolge profondamente, che mi commuove e mi fa indignare.
Vi invito ad ascoltare qui sotto la nuova canzone di Caparezza "Eroe (storia di Luigi delle Bicocche)", un pezzo capace veramente di emozionare chi ha a cuore questa tragedia...




vi invito poi a leggere la storia di Luigi Roca, qui sotto nel link:
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/operaio-suicida/operaio-suicida/operaio-suicida.html

martedì 29 aprile 2008

Liberalismo?!?

Economia in crisi, recessione vicina, famiglie di lavoratori che non arrivano a fine mese...

leggete questo link...

http://qn.quotidiano.net/2008/03/30/76345-manager_italiani_nessuna_crisi.shtml

Vorrei soprattutto soffermarmi sulle ultime righe, riguardo cioè gli stipendi dei manager pubblici... è stato tolto dalla finanziaria scorsa il punto che riguardava un tetto massimo agli stipendi dei manager pubblici, stimato attorno ai 500mila euro... Questi dati si fanno davvero scandalosi nel momento in cui si fa qualche ricerca sul passato di questi personaggi: Fulvio Conti per esempio, amm. delegato e direttore generale dell'Enel (3,1 mln di euro nel 2007), è sotto inchiesta per corruzione nella vendita di Wind (oltre ad attirare personalmente la mia antipatia per la sua fissazione per l'energia nucleare, che da d.g. dell'Enel non è proprio salutare), o Paolo Scaroni (per cui l'Italia è "terra di petrolio e gas"), amm. delegato dell'Eni (2,9 mln di guadagno), che ha patteggiato 1 anno e 4 mesi per tangenti al PSI nel 96, ed è stato condannato in qualità di a.d. Enel per aver inquinato il delta del Po con la centrale di Porto Tolle.



Questi sono esempi attuali, per non far riferimento ai disastri degli anni passati, come nel caso celebre di Giancarlo Cimoli, l'uomo che ha devastato le Ferrovie dello Stato, che ha fallito miseramente con Alitalia e che ha ricevuto sempre stipendi elevatissimi con due buonuscite dalle sue "ottime esperienze" rispettivamente di 6,7mln e di 3mln.





Io ho soffermato l'attenzione ai casi di partecipaz. statale, ma in generale la situazione è di ben poche aziende all'attivo, e molte, troppe, addirittura in crisi, con lavoratori dai stipendi bassissimi ma manager che guadagnano cifre spropositate.

Questo non è liberalismo.

Tra i top manager ce ne sono due che fino all'anno scorso stavano alla Telecom, azienda oramai piena di debiti (35miliardi, più del suo stesso fatturato) e che, in maniera diretta o indiretta, ha licenziato negli ultimi anni quasi 40mila persone.

Molte, troppe aziende stanno in piedi a causa di sovvenzioni statali (e in futuro affronterò il tema dei Cip6), e questo non è liberalismo.

Un "liberista", come dice di essere Berlusconi, non potrebbe mai far discorsi quali "il prestito statale di 300mln all'Alitalia (azienda che a tutt'oggi perde circa 3mln al giorno)" perchè è contrario alla natura stessa del liberalismo, e della sua idea di non-interventismo statale in campo economico.

domenica 27 aprile 2008

Evergreen!!







"Il signor X è il ricco proprietario di una grande azienda di costruzioni. Viene chiamato a prendere parte alla squadra di governo come ministro/viceministro/sottosegretario, che so io, delle infrastrutture. Questo influenzerà mai sull'assegnazione degli appalti che dovrà dare lo stato per le costruzioni o per le manutenzioni delle opere pubbliche?"


Bisogna pensare ANCORA e ANCORA DI PIU' OGGI al CONFLITTO DI INTERESSI come problema di priorità nazionale...

Auspico in questo senso, in realtà senza alcuna speranza, che si possa davvero giungere all'abolizione della vergognosa Legge Gasparri [legge dichiarata invalida dalla Comunità Europea; se entro il Gennaio 2009 non sarà stata abrogata, lo Stato Italiano potrà essere sanzionato dalla UE con multe di 300-400 mila euro al GIORNO, retroattive fino al 2006 (multe da pagarsi chiaramente coi NOSTRI SOLDI)].

venerdì 25 aprile 2008

L'Italia con gli occhi aperti nella notte triste

"Lungo il sentiero dei nidi di ragno nasce la storia di questo paese, nasce dal fuoco della rivolta, dal sogno di chi non si è arreso"

Scrivo questo post ascoltando l'album dei Modena City Ramblers "Appunti Partigiani", sono pervaso da brividi lungo la schiena e non mi vergogno di dire che ho gli occhi lucidi. E' il mio personale modo di sentire e vivere il 25 aprile.


W l'Italia, l'Italia che resiste!

Buon 25 aprile a tutti!

giovedì 24 aprile 2008

V2 Day, considerazioni...

Il V-Day è dedicato quest'anno all'informazione, che a parer mio, in questa Italietta è lo scandalo alle fondamenta di tutti gli altri. Con questa informazione controllata dai grandi poteri politico-economici, non può esserci DEMOCRAZIA. Su molti, troppi temi si dimostra quanto l'informazione italiana sia univoca, nel senso di non plurale, come invece presuppone la nostra Costituzione, e come presupporrebbe ogni stato che si dichiari democratico.




Questo problema, a coloro che girano per blog come questo, ritengo sia ben chiaro; questo post però intende riflettere su i pro e i contro sui modi in cui si presenta l'iniziativa, e non sul prinicipio di base, di cui ribadisco la mia completa identificazione.




Beppe Grillo inizia personalmente a convincermi sempre di meno; perchè, per quanto io condivida pienamente le sue opinioni in materia di sviluppo sostenibile e di economia, ritengo che le modalità in cui sta portando avanti questa sua lotta politica siano controproducenti, sbagliate:





  • ad esempio il recente invito all'astensionismo, secondo me è stato un errore grave (e non credo serva a molto argomentare questo punto, perchè le conseguenze a queste elezioni si dimostreranno pesantissime...).


  • Legato al punto precedente il continuo far riferimento, diretto o indiretto, alla filosofia del "sono tutti uguali", che a parer mio è un punto di vista semplicistico e anche un po' da ignoranti, che Grillo adotta forse per avere più appeal tra le ampie fasce popolane e sempliciotte di questa società. [questo lo pone in evidente contraddizione con lo spirito che muove le sue iniziative, diretto ad ogni cittadino italiano affinchè diventi più consapevole (ad esempio attraverso l'informazione) nel suo ruolo democratico. Usando quelle argomentazioni non cerca di elevare il livello del dibattito politico, ma anzi si abbassa allo stesso livello dello show berlusconiano e della retorica veltroniana]. E' chiaro per chiunque sia un po' informato che non sono tutti uguali. Che ci si vergogni a votare questa sinistra è un conto, ma non si può arrivare a dire che sia uguale al PDL (fascista, mafioso, secessionista...).


  • Inoltre ho paura che il movimento che Grillo sta cercando di creare si stia incentrando, inconsapevolmente (?), troppo in relazione alla sua persona, il che è qualcosa di potenzialmente dannoso (anche se in fondo non ci credo) e che comunque non garantisce una consistenza reale del movimento.


Io però sono propenso ad andare a firmare, perchè come ho già detto condivido pienamente il motivo da cui scaturisce questa manifestazione. Mi sento di poter chiudere un occhio sui punti sopra elencati, poichè, per un discorso molto pragmatico, di priorità, penso che la questione sia troppo importante (specie ora) e perchè penso che questo sia lo strumento più concreto che abbia in mano oggi un cittadino che ha a cuore questi temi per sensibilizzare "l'opinione pubblica" (solo sensibilizzare, perchè so bene che le iniziative di legge popolare, specie su queste questioni, hanno ben poca considerazione nel parlamento italiano).



Dei tre punti della proposta (abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria, abolizione dell'ordine dei giornalisti, abolizione della legge Gasparri) condivido solo gli ultimi due, perchè riguardo al primo ritengo sia necessario rivedere i criteri d'assegnazione dei finanziamenti (ad esempio lasciare a secco il giornale su caccia, barche a vela, corse dei cavalli e cose del genere...) ma credo che il principio di uno stato che assista anche economicamente un'informazione plurale sia sacrosanto, specie verso il futuro internettiano che ridurrà sensibilmente le entrate dei giornali.



Infine, riguardo la polemica sul 25 aprile credo sia esagerata. Per ogni cittadino consapevole è una giornata avvolta da santità, ma è esattamente nello spirito della lotta per la Liberazione il tentativo di liberarsi dalle oppressioni e questa è un'oppressione latente che pone in serio rischio la nostra democrazia. E' anzi un segnale vivo per una cittadinanza sempre più passiva e composta da sudditi. C'è spirito partigiano in noi che lottiamo per un'Italia migliore.

mercoledì 23 aprile 2008

Toto-Ministri... aiuto

Il prossimo governo!

Si parla di Bondi come MINISTRO DELL'ISTRUZIONE!!! AAAAAHH!

dell'avvocato GIULIA BONGIORNO (AN) alla Giustizia. (http://it.wikipedia.org/wiki/Giulia_Bongiorno)

eccola qui esultare prima per l'assoluzione, e poi in appello per la prescrizione del reato di associazione mafiosa a carico di Giulio Andreotti, della cui difesa lei faceva parte. (reato appurato fino alla primavera del 1980, ma poi caduto in prescrizione)

e.....


Paolo Bonaiuti MINISTRO DEI BENI CULTURALI!!!! AAAAAAHHH!!! oddio, oddio...

(corsa in bagno per vomitare, piangendo)

sabato 19 aprile 2008

Cara Costituzione

Cara Costituzione…
Ti scrivo per salutarti, per dirti addio e per ringraziarti di tutti questi anni passati con noi. Sei stata fin da subito una delle più moderne ed esemplari d’occidente, frutto del lavoro di menti eccelse e di un senso civico mai come prima sentito. Ti devo dare l'addio forzatamente, perché così i recenti eventi mi impongono di fare. Ti voglio chiedere anche scusa, perché il tuo valore è sempre stato sottovalutato e perché mai siamo riusciti a sfruttare appieno i tuoi preziosi principi, anzi a volte li abbiamo anche volutamente aggirati. Io per questo mi sento di chiederti scusa, avendo troppo rispetto per il modo in cui sei nata, dalla sofferenza, dalla guerra, dalla vita, dalla morte e dalla voglia di riscatto di un popolo che ti cercava…

Forse sarò eccessivamente tragico, ma le ultime elezioni di questa malata democrazia hanno scelto chi vuole riscrivere i libri di storia, chi nega i valori da cui tu stessa sei nata, chi aggira i tuoi principi fondamentali, chi dunque non ha rispetto nei tuoi confronti. […]


dal blog: http://jeko41989.spaces.live.com/



Lottiamo per la nostra Costituzione, facciamo in modo di diffondere il suo messaggio, di lottare per lei, che poi è nata da chi ha lottato anche per noi. Venerdì sarà il 25 aprile, ricordiamo le circostanze e i valori che l'hanno ispirata, e difendiamoli con tutte le nostre forze.

Soprattutto nei tempi duri che stanno per arrivare.


(cliccate sul banner a destra per condividere l'iniziativa "difendiamo la costituzione")